Il ministro Valditara ha preso parola. Riferendosi alla preside del liceo di Firenze, Annalisa Savino che nei giorni scorsi ha scritto una lettera aperta agli studenti della scuola che dirige, il ministro questa mattina, come prevedibile, lo ha fatto nel modo peggiore attaccando la preside del Leonardo da Vinci: “È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”.
La preside del liceo Da Vinci aveva preso spunto dall’aggressione fascista agli studenti del liceo Michelangiolo e aveva scritto una sorta di lettera aperta mettendo in guardia dai rischi di un ritorno al fascismo, segnalando come esso prese forza proprio da un contesto di guerra e da episodi come questo. “Mi preme ricordarvi solo due cose” – ha scritto la preside nella lettera – “La prima è che il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti”.
Questa mattina in una trasmissione televisiva, il ministro Valditara ha affermato che: “Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo. Trovo ci sia sempre più un attacco alla libertà di opinione e un alzare i toni trasformando la polemica in una campagna di odio, delegittimazione e falsificazione talvolta della realtà. Chiedo ai partiti dell’opposizione maggiore responsabilità. E intanto mi aspetto solidarietà anche dalla preside che ha scritto la missiva”, ha concluso Valditara.
In pratica il ministro si è allineato al complice silenzio della destra al governo su quanto avvenuto a Firenze. Non solo. Alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia hanno provato a rinvedire la consueta scenografia del “vittimismo aggressivo” che ha caratterizzato l’azione dei neofascisti negli ultimi venti anni.
Martedì sera un imponente corteo antifascista è sfilato per le strade di Firenze in risposta all’aggressione contro gli studenti del Michelangiolo.
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