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21/02/2023

[Contributo al dibattito] - Non siamo più pacifisti

Siamo sempre stati pacifisti. La Pace è la via, la guerra è solo morte e distruzione.

Ma l’Occidente ha allevato uno stato-canaglia neonazista in Europa, dal 2014 con il golpe ha armato e preparato questa guerra. Putin non è meglio di loro, si sapeva che, prima o poi, avrebbe risposto con la forza.

Ciononostante, per mesi e mesi, abbiamo chiesto la Pace in tutti i modi, mentre l’Occidente ha scelto di trasformare la guerra in una carneficina di ucraini, imbottendo il regime ucraino di armi: mezzo milione, morti finora.

Ormai i miliziani neonazisti dell’Azov sono una minoranza, crepano come sorci normali soldati. Anche alcune migliaia di soldati russi e di civili ucraini, sono morti.

Quella che è intollerabile è la narrazione che da un anno portano avanti questi Goebbels euroamericani: l’Ucraina (L’UCRAINA, belìn, all’ultimo posto in Europa per rispetto dei diritti umani, i boia del Donbass, 30mila civili trucidati) diventa simbolo della democrazia, innocente aggredita dall'”orso russo”, autore di terribili atrocità di guerra, rivelatesi spesso solo menzogne ed esagerazioni di episodi inesistenti, o commessi dalle due parti in una “normale” (virgolette amare) dinamica di guerra.

Una guerra insensata va sostenuta con tutte le narrazioni a disposizione.

E allora questo odioso buffone neonazista, piazzato al potere dai poteri forti e criminali del Paese, è diventato una specie di eroe, la sua faccia intollerabile da bugiardo osannata in tutte le occasioni.

Il trucchetto è poi semplice: l’economia occidentale prospera, con una guerra: industria delle armi, speculazioni sull’energia, una vera manna.

L’unico problema, per gli USA, sono casomai le bare che tornano in patria coperte dalla bandiera: mancando quelle – dato che crepano solo ucraini e russi – questa è la guerra ideale. L’UE non esiste più, sono solo pallidi servi della NATO: un ente anacronistico e inutile, che così giustifica la sua esistenza.

La popolazione europea è in maggioranza CONTRO la guerra e l’invio di armi, ma la propaganda riesce a tenerla a bada. Proteste ma non ribellione aperta e rivoluzione, in fondo un tollerabile rumore di fondo.

Anche noi, da queste colonne, abbiamo invocato la Pace, abbiamo persino proposto dei piani, abbiamo manifestato.

Ma ora, sic stantibus rebus, quando anche i cosiddetti “moderati” spropositano che la Pace passa solo per la “vittoria dell’Ucraina” – persino un Gentiloni dice questa assurdità senza costrutto (Russia: esercito di 20 milioni, 6.370 ordigni nucleari pronti all’uso) – ora:

Non siamo più pacifisti. La Pace passa solo per la vittoria della Russia, per la distruzione politica della giunta golpista ucraina, per l’eradicazione del neonazismo impiantato nell’ultimo decennio.

Siamo “Putiniani”? Nemmeno per sogno: siamo solo stufi di questa auto-guerra economica e mediatica contro di noi e di queste auto-sanzioni.

Siamo stufi di questo massacro di una popolazione che ha avuto il solo torto di credere alle menzogne occidentali, per ritrovarsi una nazione – un tempo decentemente vivibile – devastata materialmente e moralmente, ostaggio di una cricca di teatranti.

Mentre diciamo questo – l’esatto opposto di quanto gabellano i nostri politici – riconosciamo perlomeno di non essere più pacifisti, di non parlare più di Pace: ma di fine della guerra. Nell’unica maniera nella quale può finire: ed allora, che sia il prima possibile.

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