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08/08/2024

Guerra in Ucraina - Kiev porta la guerra sul territorio russo

Un Putin piuttosto corrucciato ha denunciato in una riunione del governo russo trasmessa dalla televisione che “Il regime di Kiev ha intrapreso una nuova provocazione su larga scala, sparando indiscriminatamente con vari tipi di armi, compresi i razzi, contro edifici civili, case e ambulanze”. Il riferimento è all’incursione di un migliaio di soldati ucraini su territorio russo di Kursk.

Secondo quanto riporta l’agenzia Ria-Novosti il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov in un incontro con il presidente russo Vladimir Putin, ha affermato che “Le azioni delle unità che coprivano il confine di Stato insieme alle guardie di frontiera e alle unità di rinforzo, gli attacchi aerei delle forze missilistiche e il fuoco dell’artiglieria hanno fermato l’avanzata del nemico più in profondità nel territorio in direzione di Kursk”.

Il capo di Stato maggiore russo, scrive ancora la Ria Novosti, ha anche fornito dettagli sulla tentata invasione e ha riferito che il 6 agosto alle 5:30, unità ucraine che contavano fino a mille effettivi sono passate all’offensiva per catturare una parte del territorio del distretto di Sudzhansky nella regione di Kursk. All’incontro con Putin hanno partecipato anche il ministro della Difesa Andrei Belousov, il segretario del Consiglio di Sicurezza Sergei Shoigu e il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov. Gerasimov ha parlato in collegamento video e pare che il presidente russo non abbia lesinato critiche ai vertici militari per essersi fatti sorprendere dall’attacco militare terrestre sul territorio russo.

“Il regime di Kiev sta attaccando la regione di Kursk nel tentativo di mostrare una parvenza di attività in mezzo ai continui fallimenti delle sue forze nell’area del conflitto”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

La regione russa di Kursk si trova al confine con l’oblast di Sumy, in Ucraina. La Guardia Nazionale, il Ministero della Difesa e il Servizio di frontiera russi hanno schierato forze aggiuntive per combattere i gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini nelle regioni di confine di Kursk e Belgorod.

Gli osservatori militari filo-Kiev si dividono nelle valutazioni sull’iniziativa militare ucraina. Alcuni ne sostengono l’inutilità e l’impraticabilità viste le poche truppe impiegate, altri sembrano invece apprezzare i tentativi di portare la guerra dentro il territorio russo. Alla luce della situazione sul campo appare ancora difficile capire chi ha le argomentazioni più solide.

Resta il problema che gli aiuti militari europei e statunitensi incoraggiano le spinte più guerrafondaie del regime ucraino contro il territorio russo, di cui l’azione su Kursk appare una palese – anche se per molti versi incomprensibile – manifestazione.

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