Ma senza i comunisti, da Stalingrado ad Atene a Belgrado a Parigi, a Roma e Milano, fino a Pechino, senza quell’esercito di liberazione mondiale di cui il cardine fu l’Armata Rossa, senza i partigiani che lottarono e morirono – sia per la liberazione dal fascismo, sia per la giustizia sociale contro il capitalismo – senza il sacrificio immane di chi voleva il socialismo e il comunismo, il nazifascismo non sarebbe stato sconfitto nel 1945 e forse Mussolini sarebbe morto nel suo letto. Come Franco e Pinochet.
Per questo i fascisti di oggi, ed i loro complici revisionisti, mostrano tanto odio, e tanta paura, per il ruolo dei comunisti nella guerra di liberazione dal nazifascismo.
Per questo ricordiamo oggi la prima canzone partigiana:
Fischia il vento e infuria la buferaGrazie sempre compagne e compagni, buon 25 Aprile con i vostri meravigliosi volti stanchi e felici.
Scarpe rotte eppur bisogna andar
A conquistare la rossa primavera
Dove sorge il sol dell’avvenir.
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