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28/04/2015

Siria - Al-Nusra prende Jisr al Shughur, ora è sulla strada per Latakiya

Il Fronte al Nusra, il ramo siriano di al Qaeda, continua ad avanzare nel distretto di Iqlib costringendo ad arretrare l’esercito governativo siriano. Un’azione che è parallela a quella dello Stato Islamico nelle regioni settentrionali e che prosegue anche nella Siria meridionale dove i qaedisti alleati con il “Fronte meridionale” (una galassia di gruppi islamisti di varie tendenze) controllano ancora Deraa, la zona a ridosso del Golan e sono riusciti ad arginare l’offensiva lanciata nei mesi scorsi dell’esercito siriano per riprendere i territori perduti a sud di Damasco fino alla frontiera con la Giordania.

Alla guida dell’ “Esercito della Conquista”, la coalizione di forze jihadiste e islamiste radicali alleate del cosiddetto Esercito libero siriano (la milizia dell’opposizione siriana finanziata e armata dall’Arabia Saudita, il Qatar e altri paesi arabi e occidentali), al Nusra nei giorni scorsi ha conquistato l’importante cittadina di Jisr al Shughur, un successo persino più importante della precedente presa di Idlib, poiché apre la strada ai qaedisti verso la regione di Latakiya, sul mar Mediterraneo, storica roccaforte dei governativi.

Fonti locali hanno riferito di aver visto, dopo la vittoria di al Nusra, decine di corpi di soldati e miliziani filo Damasco sparsi per le strade di Jisr al Shughur ma anche dell’esecuzione di oltre 20 prigionieri da parte dei militari siriani prima di ritirarsi dalla cittadina. A ciò si aggiungono i bombardamenti che l’aviazione governativa ha compiuto su e intorno alla città nel tentativo di favorirne la riconquista da parte dell’esercito e che, sempre secondo fonti locali, avrebbero fatto diverse vittime civili oltre ad uccidere una ventina di miliziani islamisti.

Gli esperti giudicano i recenti successi di al Nusra e dei suoi alleati frutto di un maggiore coordinamento tra le varie forze jihadiste e chi le finanzia e soprattutto le arma. La prestigiosa rivista Foreign Policy spiega che il Fronte al Nusra e i suoi alleati hanno messo in piedi un efficiente comando militare congiunto e riferisce dei “buoni risultati” che stanno dando gli addestramenti dei miliziani anti-Damasco avviati dagli Stati Uniti in territorio turco.

Altre fonti riferiscono invece della “consulenza” che gli agenti segreti e i consiglieri militari di diversi Paesi, occidentali e arabi, stanno offrendo ai miliziani sia sulla pianificazione e realizzazione degli attacchi contro le forze governative sia sull’utilizzo delle armi più sofisticate che vengono consegnate ai gruppi islamisti.

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