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25/04/2015

Il fracking provoca i terremoti

Era un sospetto forte, ora c'è la certezza: l'estrazione di petrolio o gas con la tecnica della fratturazione idraulica provoca terremoti. Lo ha accertato una ricerca scientifica condotta United States Geological Survey (Usgs), l'agenzia scientifica del governo degli Stati Uniti dedicata a territorio e ambiente. Dunque non ci saranno stavolta scienziatelli prezzolati dalle compagnie pronti a sostenere il contrario o a seminare dubbi.

Del resto era difficile non accorgersi dell'aumento esponenziale di fenomeni tellurici in territori che mai avevano dato segnali del genere. Nel rapporto sono state così identificate e mappate 17 regioni che hanno sperimentato terremoti di varia entità, guidate dall'Oklahoma.

Il coordinatore della ricerca, Mark Petersen, ha spiegato che «in Oklahoma c'erano uno o due terremoti di magnitudo pari o superiore a 3 all'anno, ora invece uno o due al giorno. Ora in Oklahoma ci sono più terremoti di quella magnitudo che in California». E continuando a estrarre petrolio in quel modo la situazione non può che peggiorare. «Non dico che avremo una scossa di magnitudo 7 in Oklahoma - ha detto Petersen - ma non credo che si possa escludere».
Laddove invece l'estrazione è cessata la frequenza dei terremoti si è ridotta quasi a zero.

C'è indubbiamente una forte valenza simbolica in questa scoperta scientifica. Il fracking era stato infatti descritto come la soluzione dei problemi energetici per i decenni a venire. Ora appare come l'icona di un capitalismo in crisi che distrugge il mondo - dunque anche se stesso - pur di tener viva l'accumulazione e i profitti.

Il rapporto completo dell'Usgs.

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