22/04/2015
Genova. Spending review? Si tagliano i Vigili del fuoco
Noi vigili del fuoco siamo a tutti gli effetti pubblici dipendenti e subiamo da anni continui attacchi inflitti da governi sempre più attenti a ridurre la spesa pubblica.
Abbiamo avuto, come ultimo, un regalo che si chiama "riordino" (basato sulla produttività del soccorso e non sulla prevenzione) imposto da un'amministrazione e accettato da tutti i sindacati... tranne uno che si chiama USB.
Abbiamo anche ricevuto un altro pacchetto regalo che si chiama "riduzione dei centri di spesa" che blocca e ingessa qualsiasi flusso di denaro con conseguenze catastrofiche nella gestione ordinaria di sopravvivenza del soccorso.
In tutto questo scenario il primo atroce effetto è lo sterminio di massa della componente precaria dei vigili del fuoco. Si parlano di numeri imponenti, circa 60.000 vigili discontinui che di fatto svolgevano soccorso.
I fondi destinati sono stati dimezzati nel 2015 e arriveranno a quota zero a fine 2016.
Questo lo scenario dei vigili del fuoco del 2000. Un corpo che non ha più personale, ha mezzi vetusti, stipendi da fame senza rinnovi contrattuali e una età media di 45 anni con prospettive di pensionamento che li accompagnerà al cimitero. Ma non è per tutti così. Ci sono segni evidenti di disparità. Un esempio lampante la componente prefettizia che, scaricata dallo stato, nei vigili del fuoco in questi anni occupa e assorbe circa 80% delle risorse economiche senza una logica. I vigili del fuoco hanno bisogno di tecnici del soccorso e non di burocrati dello stato. Oltre a questo concetto difficile da comprendere da chi non è parte del soccorso ma pur sempre un male, abbiamo invece spese gestionali da capogiro che non si capiscono o forse si fa finta di non capire? É da circa 10 anni che la direzione regionale VVF Liguria cerca disperatamente con il “bastone bianco” un locale alternativo a quello odierno: un super attico o quasi sito in viale brigata Liguria a due passi dal mare con una densità di un operatore ogni 40-50 mq che costa € 370.000 l’anno.
Soluzione: a circa 4 km esiste una scatola cinese... la centrale dei VVF di Genova. Struttura di cinque piani, ciascuno di 800 mq di proprietà dello stato di fatto quasi vuota con una densità di un operatore ogni 80 mq. La domanda sorge spontanea: come mai non si uniscono direzione e comando? Le risposte da parte della nostra amministrazione rimangono sempre poco comprensibili e indigeste da chi si vede sfruttato per anni come precario e senza un vero processo di stabilizzazione lasciato a casa per sempre. Ma con € 3.700.000 spazzati dal vento solo qui in Liguria non si poteva utilizzarli per assumere? A te cittadino la risposta. Sei tu che dovresti decidere dove vengono spese le tue tasse per un servizio efficiente che oggi risulta sempre più scadente, ma non per i pompieri sul campo, ma per colpa di chi li amministra!!!
USB Vigili del Fuoco Regionale
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