Forse capiterà anche a chi mi legge ed è molto critico verso il Pd di sentirsi dire, da qualche sostenitore di quel partito “Ma perché odi il Pd?”.
E il sottinteso è che il tuo “odio” ha qualcosa di inconfessabile:
perché sei un agente della reazione, perché soffri di turbe ossessive, o
forse per motivi personali che nulla hanno di politico. Ovviamente, il
vostro interlocutore non prenderà minimamente in considerazione che il
suo partito possa essere visto come il principale riferimento della casta,
o come un partito di destra che inganna gli elettori presentandosi come
di sinistra, che sia particolarmente corrotto, che abbia fatto leggi
deleterie come il jobs act o la “buona scuola”, che proponga una riforma
della Costituzione aberrante, che abbia uno stile insopportabilmente
arrogante ecc. Questi, per lui, sono solo argomenti della propaganda
avversaria che non si cura di indagare se abbiano qualche fondamento o
no. “Il partito”, come si diceva ai tempi
del Pci, è per definizione nel giusto e chi lo avversa non può farlo che
in malafede e per ragioni abiette che occorre svelare e denunciare. Per
cui non c’è mai una risposta di merito alle critiche ricevute, ma
sempre e solo il tentativo di delegittimare l’avversario in perfetto
stile stalinista (ed anche un po’ fascistoide).
Peraltro una precisazione si impone:
l’odio, di solito, è sentimento riservato all’inimicus (il nemico
privato) mentre il nemico politico è l’avversario verso cui si è ostili
(appunto, l’hostis), personalmente sono ostile al Pd che considero
l’avversario principale da battere, ma non odio il Pd come non odio
nessun altro soggetto politico. A chi mi dice che ho un odio viscerale
per il Pd, rispondo “io di viscerale ho solo la diarrea, quando mi
capita”.
E poi... da che pulpito viene la predica:
ma avete presente cosa avete detto di Berlusconi? Non dico che il
Cavaliere non meritasse molte della accuse rivoltegli, ma vi ricordate i
toni sguaiatissimi della campagna contro di lui? Si giunse persino a
chiedere ai figli di deplorare pubblicamente il padre, neanche fossimo
alle purghe staliniste. Quanto ad odio ed attacchi personali non è certo
il Pd l’ultimo: avete presente la campagna contro il M5s al quale non
si perdona nulla, perché la vera colpa che non gli si può perdonare è di
esistere.
Per la verità, anche il Pci non scherzava quanto ad aggressioni personali
ma, se la campagna poteva toccare punte di astio feroce ed esagerate (e
pensate a De Gasperi o Craxi), però la critica politica non mancava
mai. Comunque gli atteggiamenti del Pci erano illuminati dai bagliori
sanguigni della guerra fredda che gli conferivano una certa grandezza.
Fatti dal Pd hanno solo l’aspetto di espedienti miserabili al servizio
di un ceto politico di accattoni.
E, dunque, a voi carissimi nemici del Pd che mi chiedete le “vere ragioni” della mia ostilità al Pd, potrei rispondere “Perché sono di sinistra” oppure “perché detesto i traditori”. O anche “perché
sono laico e detesto tutte le chiese con i loro bigotti, o,
riassuntivamente, perché il Pd è il più potente fattore di
incanaglimento della politica in questo paese”. Ma non lo farò ed
ammetterò la vera ragione del mio odio viscerale: “Perché Renzi mi ha
rubato la fidanzata”. Siete più tranquilli ora che avete avuto la
conferma di un odio che non è politico ed “il Partito” è nel giusto?
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