L’obiettivo principale dell’Ucraina nella guerra è “il pieno ripristino della sovranità entro i suoi confini riconosciuti del 1991”. È quanto affermato dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. L’esponente del governo di Kiev ha sottolineato che: “le nostre guardie di frontiera saranno ai posti di confine con la Russia”. Per Reznikov, la Crimea, Donetsk e Luhansk torneranno sotto la sovranità dell’Ucraina. Le forze ucraine hanno conquistato Velikiy Burluk il 10 settembre, il che collocherebbe le forze ucraine entro 15 chilometri dal confine con la Russia.
Paradossalmente il confine russo è più vicino alla città di Kharkhiv (rimasta in mano ucraina dall’inizio della guerra) che alle città di Balakliya e Izyum riconquistate in questi giorni dalla controffensiva delle forze armate ucraine.
Diverso è il discorso su Kupyansk effettivamente vicina al confine russo e da cui la statale P79 porta direttamente in Russia. Qui la parte occidentale della città è adesso in mano ucraina e la metà orientale in quella russa, le due zone sono divise dal fiume Oskol.
Secondo il canale russo Intel Slava Z il fronte si è finalmente stabilizzato lungo la riva sinistra dell’Oskol. Ci sono battaglie per Liman, e le forze russe continuano a tenere Studenok. Inoltre la battaglia per Krasny Lyman è iniziata alle 00:20 ed è ancora in corso.
L’agenzia russa Ria Novosti conferma che le forze armate ucraine hanno sparato di nuovo sul villaggio di Tetkino nella regione di Kursk, in territorio russo ma non risultano vittime.
Secondo il think thank statunitense Insitute for Study of War il successo ucraino è il risultato di un’abile progettazione ed esecuzione della campagna che includeva sforzi per massimizzare l’impatto dei sistemi d’arma occidentali come gli HIMARS. La lunga discussione di Kiev e poi l’annuncio di un’operazione controffensiva mirata a Kherson Oblast hanno allontanato consistenti truppe russe dai settori su cui le forze ucraine hanno condotto attacchi decisivi negli ultimi giorni. Le forze armate ucraine hanno impiegato HIMARS e altri sistemi occidentali per attaccare le linee di comunicazione di terra russe (GLOC) nelle oblast di Kharkiv e Kherson, ponendo le condizioni per il successo di questa operazione.
Dal canto suo il Ministero della Difesa russo ha confermato i numerosi bombardamenti con missili e artiglieria sulle retrovie e le infrastrutture delle forze armate ucraine. I bombardamenti hanno portato all’interruzione dell’elettricità in molte città ucraine. I giornalisti dell’AFP nella città di Kramatorsk (Donetsk) nel hanno confermato che i black out hanno avuto un impatto anche su una delle più grandi città dell’est ancora sotto il controllo ucraino.
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