Nelle Repubbliche Popolari di Luhansk e Donetsk oggi si sono aperti i seggi per il referendum sull’annessione dei territori alla Federazione Russa.
I referendum si svolgeranno nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Il quesito referendario viene posto sia in lingua russa sia ucraina, e riguarda direttamente l’adesione dei territori interessati alla Federazione Russa. Ai referendum potranno partecipare tramite seggi appositi anche gli abitanti dei territori che prima e dopo l’inizio del conflitto hanno cercato rifugio in Crimea.
Secondo i media russi, i risultati dei referendum verranno divulgati entro un massimo di cinque giorni; in caso di responso positivo, l’annuncio dei risultati sarà seguito immediatamente dalla presentazione di domande formali di adesione alla Federazione, che Mosca intenderebbe accettare in misura “legalmente irreversibile“.
Il quesito posto nelle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk nei referendum di annessione alla Federazione Russa recita: “Lei è a favore all’adesione della repubblica popolare di Donetsk (o di Luhansk) alla Federazione Russa con i diritti di soggetto della Federazione Russa?“. In quanto già proclamate indipendenti, nelle due repubbliche popolari il quesito è stato posto solo in lingua russa, negli altri territori (Kherson, Zaporizhzhie) anche in lingua ucraina. La Commissione elettorale centrale di Kherson prevede che circa 750.000 persone parteciperanno al voto. Altrettanti risultano registrati nella regione di Zaporozhye.
Nella Repubblica di Donetsk, più sottoposta ai bombardamenti ucraini, “per motivi di sicurezza” il voto sarebbe stato organizzato quasi porta a porta, “davanti alle case” per quattro giorni, con l’apertura dei seggi veri e propri prevista solo il l’ultimo giorno, cioè il 27 settembre.
L’agenzia russa Tass riferisce che secondo un sondaggio condotto su 4.000 intervistati dall’Institute for Social Marketing (Isomar) lo scorso 19 settembre, il 90% dei residenti nel Donetsk e il 91% di Luhansk e circa l’80% dei residenti nelle regioni di Zaporizhzhie e Kherson, sostengono l’adesione alla Federazione Russa.
Il quotidiano Kyev Indipendent scrive oggi che “i falsi referendum frettolosamente pianificati dalla Russia nelle parti occupate dell’Ucraina orientale e meridionale iniziano oggi aprendo la strada all’annessione illegale”. Secondo il giornale ucraino “la Russia non ha il pieno controllo su nessuna delle quattro regioni con solo il 60% degli oblast di Donetsk e Zaporizhizhia occupati”.
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