Da questo audio la Boldrini esce come la maestrina solenne e severa che sgrida il ragazzo ribelle (scena tra l'altro frequente in Parlamento tra Boldrini e grillini dall'inizio della legislatura). Ragazzo ribelle (o almeno, quella è la parte che sta recitando) che sta dando dei ladri ai parlamentari.
Ma se la "prestazione" di Di Battista
corrisponde al "brand" di rottura che si sono dati i cinquestelle fin
dal primo giorno, quale messaggio manda invece la Boldrini (e quindi il
partito di Vendola) con il suo ruolo di arbitro super-partes svolto
con rigore ed intransigenza? Ci verrebbe da rispondere subito che manda
lo stesso messaggio che mandava Bertinotti quando era anch'egli
presidente della Camera, ossia il niente. Intendendo cioè che di
sinistra questo ruolo effettivamente non ha niente, se con "sinistra"
intendiamo voglia di giustizia sociale, rottura del sistema costituito,
e anche una sana dose di rabbia intelligentemente incanalata verso
battaglie giuste.
Sia chiaro, qui non stiamo facendo un
paragone per stabilire chi è meglio e chi è peggio tra M5S e Sel,
entrambe sono all'opposizione ed ognuna delle due forze la fa a modo
proprio (anche se Vendola deve scontare il peccato originario
dell'alleanza col Pd che ora sta governando insieme a Berlusconi). E
non ci interessa neanche elencare i loro rispettivi pregi e difetti (lo
abbiamo già fatto in altri articoli). No, qui stiamo analizzando molto
brevemente, dal punto di vista dell'impatto comunicativo, quale
messaggio manda una sinistra "radicale" che accetta ad ogni tornata
(Bertinotti ed altri ieri, Boldrini oggi) di sedere sugli scranni che
comportano una imparzialità e un incarico arbitrale. Per dire, persino
Fini nella scorsa legislatura, da presidente della Camera, si schierava
e prendeva posizione. La Boldrini invece interpreta il proprio ruolo
con una rigidità alla quale verrebbe da rispondere: "anche meno". In
un'altra occasione addirittura i grillini furono ripresi perché avevano
"pronunciato il nome di Napolitano" (sì, proprio così,
pronunciato...).
Questo audio remix appare un po' come
lo specchio della contrapposizione tra il "grillismo" e tutta la
galassia della sinistra radicale, dove quest'ultima prende in giro (con
aria da snob e di superiorità) i cinquestelle con formule ironiche
tipo "noi siamo la gggente", per lanciare messaggi sulla loro presunta
inferiorità intellettuale e il loro populismo becero. In realtà
crediamo sia però più invidia per il loro numero di voti, nettamente
superiore. E del resto la politica è una scienza impietosa dove vince
chi propone il miglior messaggio comunicativo e, su quello, riceve
consensi. Sicuri che il fenomeno Grillo non sia proprio la risposta ad
un vuoto che la sinistra, per rincorrere poltrone e presidenze, ha
lasciato sul piano della rabbia e rottura sociale?
Boldrini vs Di Battista remix - http://www.youtube.com/watch? v=gIqv1HbTK7A
Per Senza Soste, Franco Lucenti
13 settembre 2013Fonte
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