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24/09/2013

A proposito di Delle Chiaie

Mi sento chiamato in causa sulla questione Delle Chiaie, per cui sono indotto ad una messa a punto. Come è noto, il leader di Avanguardia Nazionale ed il suo gruppo vennero indicati come responsabili della strage di piazza Fontana dal libro “La strage di Stato”. Prima di quell’evento, il gruppo era stato nell’occhio del ciclone per le sue numerose imprese squadristiche, soprattutto a Roma, dove godeva di un occhio di riguardo da parte della Questura. Ricordiamo l’irruzione all’università di Roma durante una lezione di Ferruccio Parri e la partecipazione agli scontri durante i quali morì lo studente socialista Paolo Rossi. Esso fu anche coinvolto nella morte, mai chiarita, di Antonino Aleotti, un ex militante del Pci entrato in An e trovato morto in un’auto zeppa di armi, parcheggiata non lontano dalla Questura.

Ne chiesi a Delle Chiaie nell’intervallo della sua audizione in Commissione Stragi e mi fu risposto che An non c’entrava con la sua morte e che Aleotti era un infiltrato del Pci. La cosa non spiegava molto, ma presi atto dell’informazione.

A seguito di quei fatti, la Procura di Roma aprì un  fascicolo per ricostituzione del Partito Fascista, ma l’inchiesta si fermò perché An decise di sciogliersi. Uno scioglimento sostanzialmente simulato, perché il gruppo dirigente restò saldo come prima, ma in forma coperta.
Nel periodo precedente Piazza Fontana, il gruppo di An ebbe un sussidio di circa 300.000 lire al mese da parte dell’Ufficio Affari Riservati, per il tramite di Mario Tedeschi del “Borghese” (come sappiamo per ammissione degli stessi interessati) e fu coinvolto nell’affaire dei falsi manifesti filo cinesi. Una ventina di anni dopo, Delle Chiaie disse di esservi stato coinvolto da un camerata del Msi, Pino Bonanni, che non gli avrebbe rivelato la commissione da parte dello Uaarr, ma di averlo scoperto dopo e di averne chiesto spiegazioni allo stesso Bonanni.

Dopo la strage di piazza Fontana (che, curiosamente, portò alla “rifondazione” del gruppo, o meglio alla sua uscita dalla clandestinità) An venne accusata anche per le stragi di Gioia Tauro, Brescia e Bologna. Per Piazza Fontana, Delle Chiaie venne rinviato a giudizio con Massimiliano Fachini, ma entrambi vennero poi assolti con formula piena ed il Pm non propose neppure ricorso per Cassazione.

Nelle inchieste successive (Casson, Salvini, Grassi-Mancuso, Piantoni-De Martino) si è a lungo scavato su An, ma, mentre è emerso molto a carico di Ordine Nuovo (di cui alcuni esponenti, a cominciare da Rauti, furono rinviati a giudizio, anche se poi assolti), su Avanguardia Nazionale ed il suo capo non è emerso nulla a carico. Ripeto che si indagò molto in questa direzione.

Dunque, almeno sul punto delle stragi di piazza Fontana, Brescia e Bologna possiamo concludere che An fu estranea. Vero è che anche gli imputati di Ordine Nuovo sono stati assolti ma, nonostante tali sentenze (peraltro sempre con forme dubitative), non mi sentirei di fare la stessa affermazione di estraneità per loro.

Veniamo al punto del rapporto con i servizi. C’è una regola abbastanza confermata, per cui On porta sempre ai Carabinieri ed al servizio militare, mentre An porta sempre alla polizia ed allo Uaarr. Ma con ruoli e modalità differenti.

Rauti ed i suoi, come dimostrano le vicende dell’Istituto Pollio, del convegno di Parco dei Principi, dell’opuscolo “Le mani rosse sulle Forze Armate”, dei Nuclei di Difesa dello Stato ecc. (tanto per fare qualche  esempio), furono organici agli apparati repressivi dello Stato con i quali ebbero continua e fattiva collaborazione, oltre che cospicui finanziamenti. In particolare, ci sono molti elementi che dimostrano un filo diretto con il Noto Servizio.

Per An il discorso fu assai più discontinuo, i finanziamenti (come abbiamo visto) ben più modesti e non ci sono che scarsi elementi di rapporto con il Noto Servizio (essenzialmente i rapporti di alcuni militanti di An lombarda con Fumagalli). Soprattutto An non fu mai organica agli apparati di polizia.

Per fare una metafora: se On fu parte integrante della flotta regolare dello Stato, An fu una nave irregolare che, per qualche tempo, ebbe la patente per la “guerra da corsa”. Ed, a partire dai primi anni settanta  i “corsari” di An vennero rapidamente scaricati dallo Uaarr e per circa un quindicennio ci fu un costante tentativo di scaricare su An la responsabilità delle stragi, tenendo al riparo On.

Vice versa, i rapporti di An con i servizi segreti furono molto meno disorganici nel caso dei servizi spagnoli, di quelli cileni e, più di tutti, di quelli boliviani. Ma questo è un altro paio di maniche di cui, eventualmente possiamo parlare.

Tanto per precisare quello che penso di Delle Chiaie ed Avanguardia Nazionale.

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