L'Istituto per la Conoscenza del Medio Oriente ha pubblicato la
traduzione di un'intervista in ebraico fatta a Roger Waters apparsa il
18 Settembre 2013 sul giornale israeliano Yedioth Ahronoth. Roger Waters
è diventato una figura molto controversa in Israele per il suo solido
sostegno al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).
Nell'intervista che segue difende le sue posizioni sull'uso del termine
apartheid per descrivere l'occupazione israeliana, afferma che
incolpare i palestinesi per questo conflitto è come dare la colpa di uno
stupro a chi l'ha subito e che il muro di separazione israeliano è
cento volte più raccapricciante del muro di Berlino.
La traduzione dell'intervista e' stata fatta da BDS Italia
Israele è uno dei pochi stati del Medio Oriente in cui un artista
come te può andare ed esprimere le proprie opinioni senza temere per la
propria vita. Invece che fare l'eroe all'estero, perché non vieni qui e
provi a convincerci delle tue opinioni?
Ho provato a convincervi, ma è stato inutile. Non penso che la visita di
un famoso musicista possa avere un impatto sulla politica di Israele,
se non quello di legittimarla e normalizzarla.
Gli artisti internazionali che hanno ignorato il tuo appello dicono che non dovresti mischiare la politica con la musica
Conosco bene queste argomentazioni: "Sono solo un musicista modesto",
"Sto solo facendo il mio siparietto." Insomma, la posizione di Alicia
Keys.
Hai provato a convincerla ma senza successo, è venuta e si è esibita qui da noi
E' una donna adulta, può fare quello che le pare...
Ma nel frattempo, i tuoi fans qui si sono sentiti offesi da te
Vorrei che i fans capissero che non parlo per fare critiche generali
fini a sé stesse. La mia è una critica diretta alla politica del governo
di Israele, non ai suoi cittadini.
Ma tuttavia, li boicotti.
Sono stato nel vostro paese, ho viaggiato per la Cisgiordania, ho
visitato Jenin. Ho visto i checkpoint, le colonie, le forze di
occupazione. E ho deciso di prendere una posizione di protesta riguardo
tutto questo. E come si aspettino che io protesti? Incatenandomi ai
cancelli di Buckingham Palace? Non penso sarebbe particolarmente
efficace.
Ma il boicottaggio culturale è un passo straordinariamente estremo.
Quando gli attivisti bianchi iniziarono ad organizzare proteste fuori
dal Sud Africa per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica
mondiale, dicevano: "Dovete smontare il sistema perché è ingiusto." Quel
movimento è maturato lentamente negli anni fino ad arrivare allo
sviluppo dell'idea del boicottaggio culturale. Perché il boicottaggio è
una pratica efficace.
Stai parlando del regime di apartheid in Sud Africa. Qui la situazione è diversa.
Nei Territori Palestinesi Occupati, gli ebrei sono giudicati mediante il
codice civile, mentre palestinesi ed arabi sono sottoposti ad un
diverso tipo di legge, quella militare. Esattamente come le vecchie Pass
Laws che erano presenti in Sud Africa. Questo si chiama apartheid! E'
chiaro ed evidente, non si può negare. A questo punto, Waters fa anche
riferimento alla definizione di apartheid, per provare le sue ragioni, e
infatti: "La separazione di un popolo basata sull'etnia, un regime dove
l'etnia dominante possiede privilegi che l'altra non è concessa avere."
E continua: "Quando una razza o un gruppo etnico controlla gli altri
mediante la sua forza, questo è il crimine di apartheid e questo è lo
status quo imposto quotidianamente nei Territori Occupati." E alzando la
voce, Waters aggiunge: "E così è anche in Israele al di dentro della
Linea Verde, ci sono leggi differenti a seconda che tu sia ebreo o
arabo."
Ti riferisci alla Legge del Ritorno? Questa è il pilastro su cui si fonda l'idea di Israele come stato ebraico.
Questa è una delle leggi a cui mi riferisco. In teoria c'è bisogno di
solo cinque o sei leggi discriminanti per avere una stato di apartheid.
Quindi, finché voi non garantirete uguali diritti per tutti, voi state
applicando un regime di apartheid. E sono pronto a ripeterlo centinaia
di volta, e Netanyahu può anche negarlo migliaia di volta fine alla fine
dei suoi giorni. E' evidente, mi spiace che alcuni dei miei fan in
Israele siano sensibili a queste dichiarazioni, ma questi sono i fatti.
Dimentichi che Netanyahu ha già dichiarato la sua idea per una
soluzione a due Stati, e ha fatto appello ai palestinesi affinché siano
avviati negoziati senza precondizioni esistenti.
Ci sono certi politici che dicono qualcosa riguardo una soluzione a due
Stati e il fatto che vogliono la pace, ma le politiche che portano
avanti dicono il contrario. Non fanno altro che continuare a costruire
insediamenti e a mantenere l'occupazione.
Se incontrassi Netanyahu, cosa vorresti dirgli?
Sto pensando a come potrei dirgli ciò che penso senza sembrare
maleducato. Sì, penso che gli direi che è sempre più palese che lui non è
idoneo per risolvere questo problema, quindi, se davvero ci tiene,
dovrebbe impiegare quanto più tempo possibile nel ricercare un leader
israeliano che potrebbe farlo al suo posto.
Israele non ha mai annesso i territori. Ad ogni occasione, dichiara
che la situazione (dal 1967, Cisgiordania, Alture del Golan, Gerusalemme
Est, ndr) è solo temporanea. Non c'è un solo cittadino israeliano che
non sia interessato alla pace.
Se guardi la mappa e fai attenzione a dove le colonie sono situate e
dove è fatto passare il muro di separazione, vedrai che la situazione
non è qualcosa di temporaneo. E' un deliberato tentativo di annettere
l'intero territorio. A proposito, Israele ha già ufficialmente annesso
Gerusalemme Est e le Alture del Golan. Ufficialmente, non de facto.
Stai guardando la situazione in bianco e nero, fatto di persone brave
e persone cattive. E i palestinesi? Non sono in parte da incolpare per
la situazione?
Penso che dare anche solo parte della colpa ai palestinesi sia come
biasimare una donna stuprata per quello che le è successo. La vittima
non può essere colpevole. In questo caso, i palestinesi sono stati
espulsi con la forza armata dalla loro terra nel 1948 e non è mai stato
concesso loro di poter tornare alle proprie case. Loro sono vittime. Ed è
inevitabile che alcuni di loro provino a resistere in modi che non
condivido.
Ti proclami un uomo di pace, eppure ti sei lanciato nel boicottaggio. Pensi sia davvero la via giusta?
Sì, proprio come in Sud Africa. Tra l'altro, alla fine è stato evidente
come l'unico paese che ha continuato a sostenere le politiche dei
bianchi in Sud Africa fu proprio Israele. E sebbene il Sud Africa non
sia ancora un posto perfetto sotto molti aspetti, non c'è più una
discriminazione legalizzata. E voglio che questo accada anche in
Israele.
Questo non è un muro, è una barriera di separazione costruita dopo
una serie di attacchi suicidi provenienti dalle aree dell'Autorità
Palestinese. Invece tu continui a dire che è un simbolo di separazione
etnica.
Ascolta pure la posizione ufficiali di tutti gli ultimi governi
israeliani, che quella barriera è costruita per difendervi, ma se guardi
la mappa capisci che in realtà è costruita per rubare la terra e
annettere quanto più terreno possibile. Quindi, perché devi mentire? Perché fate finta che quel muro abbia una qualsiasi relazione con motivi
di sicurezza? Dovrebbe stare sulla Linea Verde, sui confini del 1967,
se quello che dici è vero. Ma non lo è, è un altro pezzo di menzogna, i
governi israeliani mentono e non capisco come pensino di poter portare
avanti un processo di pace in questo modo.
E dai, pensi sia davvero fattibile comparare il muro di separazione col muro di Berlino?
Il vostro muro è cento volte più raccapricciante del muro di Berlino, e
il vostro viene mantenuto in piedi, l'altro è stato distrutto molto
tempo fa...
Definire la Stella di David come simbolo di oppressione offende i sentimenti delle gente ebraica.
Difendo assolutamente il mio diritto di espressione nel mio lavoro nel
modo in cui lo trovo più appropriato e giusto. La Stella di David è il
simbolo dello stato di Israele. Se voi iniziate a bollare come
antisemita chiunque non lo sia ma che prova a criticare le vostre
politiche (cosa che fate) andate direttamente ad indebolire i vostri
futuri attacchi contro chi antisemita lo è veramente, contro chi odia
davvero gli ebrei e qualsiasi cosa relativo al giudaismo. Io non sono
antisemita.
E quindi perché ti hanno accusato di esserlo? Così, senza motivo?
Due anni fa, ho spiegato all'Anti-Defamation League l'uso che faccio
dello Stella di David relativa con il maiale, e mi dissero: "Non ci
piace, ma non crediamo che tu sia antisemita." Improvvisamente, dopo che
ho scritto una lettera aperta ai miei colleghi del rock'n'roll affinché
si unissero al boicottaggio culturale di Israele, hanno cambiato idea e
mi hanno definito antisemita. Forse hanno pensato che la mia lettera
fosse pericolosa.
Quando mi hanno accusato di antisemitismo, gli ho detto che mi ricordavo
ancora i nomi degli amici di mia madre dopo la seconda guerra mondiale.
Mi ricordo di Miriam e Claudette, dei loro numeri incisi sugli
avambracci. Loro che sono due dei pochi che sono riusciti a sopravvivere
ai campi di sterminio nazisti sono stati una parte fondamentale della
mia vita, quindi non chiamatemi antisemita.
Sei cresciuto in un ambiente familiare particolarmente politico?
Mia madre era una comunista dichiarata. La nostra casa era colma di
documenti sui più crudeli crimini commessi nel nome dell'ideologia
nazista nel Terzo Reich. Non ho mai visitato una camera a gas, ma da
piccolo me ne hanno fatto vedere gli effetti, e da allora non mai
dimenticato cosa fosse stato l'Olocausto. Mia madre, che è morta qualche
anno fa, nel 1996, ha dedicato il resto della sua vita all'attivismo
politico, che pensava potesse portare benefici a un gran numero di
persone che ne hanno bisogno.
Tuo padre è stato ucciso quando avevi solo 5 mesi, in quella stessa guerra.
Mio padre è morto lottando contro i nazisti mentre era con l'esercito
inglese in Sud Italia. Prima della guerra, era stato spesso in
Palestina, era insegnante alla Saint George's School di Gerusalemme, e
amava profondamente quella terra e suoi abitanti. Quindi è come se
sentissi una specie di relazione con lui attraverso questa terre. Spesso
mi chiedono "Perchè lo fai?" Non ho scelta se non fare quello che sto
facendo: la mia vita politica e il sentire che devo prendere attivamente
parte sono strettamente connessi a ciò che ho ereditato dai miei
genitori. Se fossero stati due idioti magari adesso non sarei quello che
sono oggi, mi sento molto fortunato ad aver avuto genitori che fossero
persone buone, dignitose e riflessive.
E la Siria?
E' diverso, ci sono conflitti al mondo dove una parte è totalmente nel
giusto, come è stato in Sud Africa, negli Stati Uniti meridionali o
[i palestinesi] nel vostro paese. Ma in Siria la situazione non è così.
Israele ha una storia unica nel suo genere per quanto riguarda le
violazioni dei diritti umani e delle leggi internazionali, senza che nessuno
osi fare niente in risposta. Siete protetti alle Nazioni Unite al
Consiglio di Sicurezza dell'ONU dal veto statunitense. Chi va a perorare
la causa palestinese? Nessuno. E chi invece va ad attaccare l'Iran e la
Siria e spinge per sanzioni internazionali? Quasi tutti.
Qualche giorno fa, sono state pubblicate immagini orribile sull'uso
di armi chimiche da parte del regime di Assad. Devi convenire che gli
Stati Uniti sono chiamati a dare una risposta, magari anche un attacco
aereo.
E' problematico quando dicono, senza avere alcuna prova, che non hanno
dubbi che Assad abbia usato armi chimiche sulla popolazione civile
uccidendo 1.500 persone.
Mi stai dicendo che non ci credi?
Guarda, non sono un fan di Assad e sicuramente non credo ad ogni sua
parola. Ma dopo le menzogne dell'amministrazione Bush, sono felice che i
cittadini degli Stati Uniti dicano: "Aspettate un attimo, questa storia
l'abbiamo già sentita prima dell'invasione dell'Iraq." Non nel senso
che stanno diventando dei santi, piuttosto egoisti. Ma questo tipo di
egoismo è stato sufficiente fino ad ora per fermare Obama, che sembra
dare leggermente di matto quando dice di voler lanciare missili su un
paese già dilaniato e fatto a pezzi da una sanguinosa guerra civile.
Quindi vuoi che il mondo non faccia niente di fronte a queste immagini raccapriccianti?
Chi sa cosa è meglio per il popolo siriano, la padella o la brace? Putin
ha mostrato un video in cui uno dei ribelli strappa il cuore dal
cadavere di un soldato lealista siriano e se lo mangia. Quindi sei
davvero sicuro di voler sostenere questi ribelli? Quello che sta accadendo in Siria va ben oltre la catastrofe, l'esistenza di questi abomini serve solo a mantenere potenti i potenti, ricchi i ricchi ed
estremisti gli estremisti.
Tutto quello che fai è criticare. Dicci allora, cosa dovrebbe fare il mondo occidentale nel chaos che è il Medio Oriente?
Il primo passo sarebbe di non metterci il naso. Non fare quello che la
sa lunga, che vuole essere il poliziotto della situazione. Non dovrebbero
più inviare rifornimenti di armi. Volete combattere? Bene, prendete le
pietre. Ma non rendere il tutto un'industria che inizia una guerra e ne
trae profitto per miliardi di dollari. Un giorno stai giocando nel
cortile dietro a casa tua e un minuto dopo ti ritrovi senza le gambe.
Perchè?...
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