Vi consigliamo caldamente di ascoltare con attenzione l’intervento di Elisabetta Canitano.
Perché solo chi ha vissuto all’interno del sistema sanitario nazionale può sapere e spiegare l’inferno sulla terra scatenato dai tagli alla spesa pubblica. E Lisa lo attraversa da una vita.
Si parla – nei governi – di “sostegno alle donne”, o alla “natalità” o più bigottamente “alla famiglia”. Ma la realtà quotidiana è fatta di donne lavoratrici precarie costrette a chiedere l’ingresso “in maternità” prima che “si veda” il loro stato. Perché verrebbero licenziate e perderebbero anche lo stipendio fino al momento del parto. Ma salvano qualche mese e perdono per sempre quel lavoro.
Si parla del sistema “efficiente” del pronto soccorso, ma si tace su chi viaggia sulle ambulanze con la divisa comprata con i propri soldi e il salario del “contratto delle cooperative sociali”.
Si parla, dei lavoratori, ma intanto è diventato impossibile scioperare per cercare di contrattare condizioni e salari migliori.
Ma soprattutto Lisa ci racconta di cosa accade con le multinazionali che si comprano la sanità pezzo dopo pezzo. Di appalti sistematicamente al ribasso (ovunque, a partire dalle mense scolastiche e ospedaliere).
Racconta di ecografie ginecologiche fatte magari da un gastroenterologo, impossibilitato a leggere correttamente il risultato, perché la società da cui dipende è di quelle che ha vinto l’appalto al ribasso e fa “di tutto un po’”.
Racconta delle assicurazioni private – per esempio UniSalute o MetaSalute (per i metalmeccanici) – che sostituiscono gli aumenti salariali e vengono anche defiscalizzate per le aziende.
Racconta dei vetrini del pap test fatte leggere automaticamente da qualche macchina, ma che spesso “sbaglia la lettura”. Analisi che non vengono riviste da un occhio umano specializzato, “per risparmiare”. Donne sono morte perché si sono ritrovate, così, un tumore “non visto”.
Racconta di tac e risonanze mandate ad analizzare in India, via Internet, dove un radiologo che ne “legge” così tante al giorno da dover stare – lui – su un “letto antidecubito”. Ma non sa perché sono state fatte quelle analisi, chi è quel paziente, che storia clinica abbia... E neanche può chiederlo a qualcuno. E quindi “diagnostica” quel che può...
Racconta della corruzione morale implicita nei “finanziamenti” alle iniziative “sociali e culturali”, che hanno creato nei decenni un sistema di dipendenze clientelari, che poi si trasformano obbligatoriamente in voti elettorali. Con nomi e cognomi.
Ascoltatela. È l’Italia di merda in cui viviamo. Indistinguibile tra destra bigotta e “democratici” perché uniformata sulle esigenze del profitto privato. Un inferno di mostri che succhiano vita dai corpi delle persone e la trasformano in conti bancari, attici con vista, ville, per i capifila. In uno stipendiuccio per i cagnolini scodinzolanti che accorrono poi ad ogni tornata elettorale. Magari convinti di fare così “antifascismo”.
Ascoltatela e guardatevi intorno con nuovi occhi. Sarete anche voi in grado di vedere!
L’intervento si è svolto durante la presentazione di Lisa come candidato di Potere al Popolo alle elezioni suppletive per la Camera dei Deputati, nel collegio Roma 1. Tra i suoi antagonisti ci sarà l’attuale ministro dell’economia Gualtieri. Un’occasione formidabile per mettere a confronto le chiacchiere della propaganda Pd e la realtà sociale di tutti i giorni.
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