Episodio 2/Milano e la guerra finanziaria
L’esplosione di casi di contagio in Italia nel fine
settimana, l’istituzione di zone rosse, il decreto che ne regola la
chiusura, le stime sull’impatto economico del virus nel nostro paese,
l’accavallarsi nevrotico delle notizie, la marea comunicativa fatta di
pulsioni sui social non potevano che precedere un bel disastro sulla piazza finanziaria di Milano.
In questo caso si può anche ipotizzare che Milano, abbia fatto da
focolaio per una perdita dei valori di borsa in tutta Europa, compreso
il Dax tedesco con ricadute, a quanto si vede, su Wall Street.
Ora si tratta di essere chiari: un colpo del genere non è mai puramente effetto di un virus e, proprio come le malattie, il botto accade quando il tessuto economico e finanziario globale che assorbe la notizia del virus è già debilitato.
I segnali di recessione italiana c’erano tutti dall’autunno. Ci sono
poi movimenti finanziari predatori che, come in passato per altri eventi
naturali (es. uragano Katrina), cercano di approfittare dello stato di
crisi mettendo in campo strategie per estrarre profitto: questo articolo
di Seekingalpha mostra come, a partire da una analisi delle
difficoltà del sistema sanitario cinese e delle criticità presenti nelle
statistiche presentate dal governo cinese si possa costruire una strategia di predazione finanziaria basata sull’andamento del coronavirus. Questi movimenti finanziari predatori spontanei che speculano sui ribassi di mercato possono anche far parte di una logica di escalation
che può anche portare ad una guerra finanziaria generalizzata composta
da diversi fenomeni: tra attori finanziari per estrarre ricchezza in un
contesto di ribasso a causa del coronavirus, tra attori finanziari e
stati (per predare ricchezza agli stati in situazione di difficoltà), tra stati (ed Usa e Cina già quest’autunno erano vicini alla guerra
finanziaria si veda il South China Morning Post qui).
In questo senso il ribasso di Milano
– che ha investito dai titoli del lusso all’export ai bancari – può
servire a chi vuol predare dalle nostre parti (es. comprare titoli del
lusso o Intesa San Paolo oggi è conveniente). Ricordiamo che il livello
di ribasso di lunedì 24 somiglia molto a quello della giornate della
crisi del debito sovrano e che, se dura questa situazione, gli
interventi della Bce non mancheranno e vedremo anche quanto saranno
efficaci visto che, secondo alcuni osservatori, possono anche portare al
disordine monetario (che, a sua volta, porta alle currency war, le guerre finanziarie sulla moneta).
Esiste poi un’altra guerra finanziaria già in corso: quella tra la Cina e il coronavirus: ovvero l’immissione di liquidità nei mercati e nell’economia per combattere gli effetti economico-finanziari del virus. Questa
guerra, assieme alle altre, potrà aver luogo anche in Europa se le
condizioni di deterioramento dell’economia, e dei mercati finanziari,
precipitassero a causa del coronavirus.
Insomma dal virus alla crisi finanziarla, da Codogno alla borsa di Milano, la strada può essere davvero breve
a cura della redazione di Codice Rosso
ps. una simulazione fictional su virus ed effetti su società,
economia, finanza dell’autunno del 2019 in coproduzione tra John
Hopkins University, World Economic Forum e fondazione Microsoft. Da non
perdere.
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