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24/02/2020

Coronavirus in Italia, la serie tv 2/Milano e la guerra finanziaria

Episodio 2/Milano e la guerra finanziaria

L’esplosione di casi di contagio in Italia nel fine settimana, l’istituzione di zone rosse, il decreto che ne regola la chiusura, le stime sull’impatto economico del virus nel nostro paese, l’accavallarsi nevrotico delle notizie, la marea comunicativa fatta di pulsioni sui social non potevano che precedere un bel disastro sulla piazza finanziaria di Milano.

In questo caso si può anche ipotizzare che Milano, abbia fatto da focolaio per una perdita dei valori di borsa in tutta Europa, compreso il Dax tedesco con ricadute, a quanto si vede, su Wall Street.

Ora si tratta di essere chiari: un colpo del genere non è mai puramente effetto di un virus e, proprio come le malattie, il botto accade quando il tessuto economico e finanziario globale che assorbe la notizia del virus è già debilitato. I segnali di recessione italiana c’erano tutti dall’autunno. Ci sono poi movimenti finanziari predatori che, come in passato per altri eventi naturali (es. uragano Katrina), cercano di approfittare dello stato di crisi mettendo in campo strategie per estrarre profitto: questo articolo di Seekingalpha mostra come, a partire da una analisi delle difficoltà del sistema sanitario cinese e delle criticità presenti nelle statistiche presentate dal governo cinese si possa costruire una strategia di predazione finanziaria basata sull’andamento del coronavirus. Questi movimenti finanziari predatori spontanei che speculano sui ribassi di mercato possono anche far parte di una logica di escalation che può anche portare ad una guerra finanziaria generalizzata composta da diversi fenomeni: tra attori finanziari per estrarre ricchezza in un contesto di ribasso a causa del coronavirus, tra attori finanziari e stati (per predare ricchezza agli stati in situazione di difficoltà), tra stati (ed Usa e Cina già quest’autunno erano vicini alla guerra finanziaria si veda il South China Morning Post qui).

In questo senso il ribasso di Milano – che ha investito dai titoli del lusso all’export ai bancari – può servire a chi vuol predare dalle nostre parti (es. comprare titoli del lusso o Intesa San Paolo oggi è conveniente). Ricordiamo che il livello di ribasso di lunedì 24 somiglia molto a quello della giornate della crisi del debito sovrano e che, se dura questa situazione, gli interventi della Bce non mancheranno e vedremo anche quanto saranno efficaci visto che, secondo alcuni osservatori, possono anche portare al disordine monetario (che, a sua volta, porta alle currency war, le guerre finanziarie sulla moneta).

Esiste poi un’altra guerra finanziaria già in corso: quella tra la Cina e il coronavirus: ovvero l’immissione di liquidità nei mercati e nell’economia per combattere gli effetti economico-finanziari del virus. Questa guerra, assieme alle altre, potrà aver luogo anche in Europa se le condizioni di deterioramento dell’economia, e dei mercati finanziari, precipitassero a causa del coronavirus.

Insomma dal virus alla crisi finanziarla, da Codogno alla borsa di Milano, la strada può essere davvero breve

a cura della redazione di Codice Rosso

ps. una simulazione fictional su virus ed effetti su società, economia, finanza dell’autunno del 2019 in coproduzione tra John Hopkins University, World Economic Forum e fondazione Microsoft. Da non perdere.

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