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21/02/2020

Idlib - Duri scontri tra forze siriane e turche. L’UE legittima Erdogan


In Siria, intorno alla città di Idlib, si sono registrati intensi combattimenti e bombardamenti di artiglieria tra forze turche e loro milizie jihadiste alleate da una parte, e truppe governative siriane appoggiate dall’aviazione russa dall’altra. Le fonti precisano che si combatte nella cittadina di Nayrab, che si trova a otto chilometri da Idlib, ultima roccaforte sul territorio siriano dei gruppi jihadisti legati ad Al Quaida e ostili al governo di Damasco.

Ci sarebbero almeno 2 soldati turchi uccisi e altri 5 feriti in raid governativi siriani secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Ankara, sostenendo che le forze turche presenti nell’area hanno già risposto al fuoco, “uccidendo oltre 50 membri dell’esercito di Bashar al Assad”, e che la rappresaglia turca prosegue.

L’agenzia ufficiale siriana Sana riporta che le forze militari di Damasco sono riuscite a respingere “attacchi lanciati da organizzazioni terroristiche” nella regione di Idlib, in particolare nella zona di al-Nayrab, e confermano attacchi contro obiettivi delle milizie jihadiste.

La Russia ha chiesto alla Turchia di smettere di sostenere i terroristi in Siria e di consegnare le loro armi. “Stiamo esortando le parti turche a smettere di fornire sostegno alle azioni dei terroristi e di consegnare loro le armi per evitare incidenti” riporta l’agenzia russa Tass. Secondo la Russia le milizie jihadiste hanno violato le difese dell’esercito siriano nella zona di Idlib, sostenuti dal fuoco dell’artiglieria turca.

Nelle ultime settimane sono almeno 15 i soldati turchi morti a Idlib. Le notizie che giungono dal fronte coincidono con le parole del presidente turco Erdogan, il quale ieri aveva affermato che una nuova operazione militare turca in Siria, a Idlib, era solo “questione di tempo” dal momento che i colloqui con la Russia non hanno prodotto i risultati sperati da Ankara.

Del tutto singolare e inappropriata appare la posizione assunta dall’Unione Europea secondo la quale “La ripresa dell’offensiva militare da parte del regime siriano e dei suoi sostenitori a Idlib, che sta causando enormi sofferenze umane, è inaccettabile. L’UE invita tutti gli attori a cessare immediatamente le ostilità” si legge in una dichiarazione del Consiglio Europeo che tace invece sulle responsabilità della Turchia.

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