Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

01/07/2022

Italia - Meno lavoratori occupati e più occupati precari

I lavoratori con contratti a termine a maggio 2022, risultano essere oltre 3 milioni 170 mila. Si tratta della quota più alta dal 1977. L’Istat ha aggiornato i dati e registra un record di occupazione precaria rispetto a quelli già segnati nei mesi scorsi.

Con una crescita di 14mila unità rispetto ad aprile (+0,5%) e di 258mila rispetto all’anno precedente questi lavoratori rappresentano oltre metà dell’aumento tendenziale dell’occupazione e crescono dell’8,8%, un ritmo oltre dieci volte superiore a quello degli occupati con contratti stabili. Gli occupati a tempo indeterminato in più rispetto a maggio 2021 sono, infatti, 122mila (+0,8%) e gli indipendenti 82 mila (+1,7%).

Nonostante questa realtà di lavoratrici e lavoratori che hanno un contratto a scadenza – e spesso non rinnovato ma solo sostituito da altri lavoratori con contratti a termine – a maggio l’occupazione è diminuita.

L’Istat ha rilevato un calo di 49mila occupati rispetto ad aprile (-0,2%) (che riguarda entrambi i sessi) in particolare per i dipendenti stabili e le persone tra i 25 e i 49 anni. «Dopo la forte crescita registrata tra febbraio e marzo e la sostanziale stabilità di aprile, a maggio 2022 il numero di occupati scende sotto i 23 milioni, per effetto della diminuzione dei dipendenti permanenti», commenta l’Istat.

L’occupazione sale per gli autonomi (+33 mila), i dipendenti con contratti a termine, tra gli under25 e gli ultracinquantenni. Gli occupati di maggio 2022 risultano superiori di 463 mila unità a quella del 2021 (+2,1%). Ma è la qualità e la precarietà dell’occupazione che rende questo dato niente affatto incoraggiante.

Con un mercato del lavoro così non si va da nessuna parte, anzi prosegue la regressione sociale complessiva del Paese.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento