Con il nuovo rialzo dei tassi d'interesse, il più alto dall’introduzione dell’euro, la Bce certifica la stagflazione in Europa: inflazione più recessione sono le due lame della forbice che sta tagliando il potere d’acquisto di stipendi e pensioni, dei risparmi e della spesa sociale.
La politica in Italia e nella Ue è stata completamente messa da parte dalla finanza, dimostrando nei fatti la sua completa inconsistenza.
Questa situazione finanziaria che non potrà non avere ripercussioni sul New generation Eu, e di conseguenza sul “nostro” Pnrr – vista l’incapacità di gestire l’impatto degli aumenti dei costi dell’energia -, accanto alla totale sudditanza alla Nato in politica estera, sancisce il definitivo fallimento della “Coalizione Ursula”, e di ogni tentativo di riproporla in Italia, dopo questa esasperante quanto inconcludente campagna elettorale.
La “mano invisibile” sfodera gli artigli monetaristici, e favorisce la destra neoliberista, che si prepara al sopravvento.
La destra utilizzando il via libera delle oligarchie e il consenso delle nuove piccole e grandi corporazioni, pretende ora “pieni poteri”.
La democrazia è in pericolo perché si è rotto il vincolo dell’uguaglianza sancito dalla Costituzione.
Sta per chiudersi definitivamente la stagione della Repubblica nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro.
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