di Massimo Zucchetti
Si chiede un mio amico oggi: ma a fronte della nuova manovra, aumenti iva, aumento età pensione, penalizzazioni e tagli, nessuno scende in piazza con chiavi inglesi e clave?
No, nessuno, perché se il 25 aprile e il primo maggio sventolate nei cortei le bandiere della NATO e dell’Ucraina, allora non avete capito un ca**o, cari italiani.
Questa manovra, questi aumenti e balzelli sono GIUSTIFICATI e CE LI MERITIAMO. Perché siamo in guerra, bellezze.
Beh, cosa credevate, cari fintosinistri, che lo sgomitare dell’Italia per mettersi al pari delle nazioni più guerrafondaie in Europa, come richiesto dalla NATO, cioè dagli USA, fosse gratis?
Gli USA sono il faro del mondo, come ha biascicato Biden di recente: il faro del mondo per spese in armamenti, spese militari, spese di guerra per l’imperialismo (vedi link. Con un clik si apre il link per vedere le cifre, paese per paese).
La spesa militare aggregata dell’UE e dei Paesi europei della NATO ha raggiunto i 346 miliardi di dollari nel 2022. È quasi quattro volte la spesa della Russia e l’1,65% del PIL totale.
E l’Italia, scodinzolando, deve ben fare la sua parte! Le nostre spese militari nel 2023 sono passate a 26,5 miliardi di euro. Nel 2022 erano di 25,6 miliardi. L’imposizione NATO a spendere il 2% del PIL per la guerra porterà negli anni prossimi la spesa a 38 miliardi.
La forsennata corsa al riarmo, è giustificata – come dice Crosetto – dal fatto che “siamo in pericolo”: ovviamente il “pericolo russo”.
L’anno e mezzo di “esercitazioni dal vero” e sul campo della NATO, con la guerra in Ucraina, sono una voragine spaventosa che inghiotte le vite degli ucraini a centinaia di migliaia, ed enormi risorse in armamenti.
Un’aggiunta che i militari non ci dicono. Quanto ha speso l’Italia, quest’anno, in armi regalate alla giunta Ucraina e inghiottite dalla guerra?
Non parlo di “aiuti umanitari”, no: proprio di armamenti. Ebbene, un miliardo di euro. Da aggiungere pertanto all’aumento delle spese militari citato prima.
Malcontati, tutto compreso, sono quasi un paio di miliardi di euro in più, dilapidati in questa corsa folle, per la quale ora iniziamo a pagare il conto.
Aggiungiamo anche l’enorme aumento della bolletta energetica. Essendo la nazione in Europa che più dipendeva dall’importazione di gas naturale, le autosanzioni alla Russia vengono pagate a caro prezzo dall’Italia più di ogni altro Paese.
Ma “vincere!” bisogna, se no – l’ha detto Mattarella – ci troveremo in quattro e quattr’otto a parlare tutti russo.
“È l’aratro che traccia il solco, ed è la spada che lo difende“. Popolo italiano, corri (a comperare) armi! Noi tireremo diritto, fino al baratro: tanto ci sono le “manovre finanziarie” ogni fine d’anno, quando i buchi nel bilancio dello Stato vanno rabberciati, sottraendo risorse a tutto, e a tutti.
Se gli italiani non capiscono che la loro povertà crescente, la loro schiavitù, si chiama NATO, si chiama USA, si chiama UE... allora è inutile che si lamentino.
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