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13/06/2024

Autonomia differenziata, una legge a forza di pugni

In Parlamento il dibattito sulla legge sull’autonomia differenziata delle regioni prosegue con la maggioranza di governo che intende procedere come un bulldozer per chiudere la partita e pagare la cambiale alla Lega.

Emblematica l’aggressione collettiva di ieri dei deputati della destra (neofascisti e leghisti) contro il parlamentare M5S Donno colpito a calci e pugni dopo che aveva cercato di consegnare una bandiera tricolore al ministro Calderoli ideatore della legge.

Una aggressione per certi versi inquietante vista la concomitanza con il centenario dell’omicidio di Matteotti ma anche indicativa del nervosismo che regna nella maggioranza di governo che invece ostenta sicurezza. Se hai i numeri per imporre le leggi non avresti bisogno di pestare i parlamentari dell’opposizione.

L’arroganza può essere un segnale di forza ma anche di debolezza, questo dipende anche dalla schiena dritta delle opposizioni che fino a oggi hanno agito come se si fosse in normale amministrazione.

In questo senso l’altra opposizione che ha manifestato in piazza il 1 giugno scorso ha mandato un segnale diverso e più radicale di contrapposizione al governo a partire dai settori sociali e non da una visione meramente istituzionale che concede troppo su alcuni terreni.

In un paese già a forte asimmetria e di grande disuguaglianze sociali e territoriali, la legge sull’autonomia differenziata mira a decentralizzare il potere decisionale dello Stato dando alle Regioni a statuto ordinario, forme di autonomia su 23 materie di cui molte strategiche come Salute, Istruzione, Ambiente, Energia. In pratica è una destrutturazione totale dell’universalità dei diritti sociali e una picconata definitiva alla coesione sociale del paese.

Oggi pomeriggio il movimento contro l’autonomia differenziata ha deciso di manifestare in Piazza Montecitorio per “suonare la sveglia” di fronte ad una controriforma costituzionale destabilizzante per le condizioni economiche e sociali e non solo per il Meridione. L’appuntamento è alla ore 17.

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