La Turchia non permetterà al governo siriano di guadagnare più terreno nella roccaforte jihadista della provincia di Idlib, ha affermato il presidente turco Erdogan. La minaccia della Turchia è arrivata dopo la morte di otto militari turchi negli scontri con truppe siriane lunedì scorso.
Il ministero della difesa della Turchia ha riferito che sette soldati e un civile sono morti a Idlib lunedì quando sono stati bombardati dall’esercito siriano nonostante avessero indicato loro posizione, un dato smentito però sia dai siriani che dai russi. Negli scontri, le forze militari turche hanno ucciso 13 soldati siriani.
La dichiarazione è arrivata dopo che Putin ed Erdogan hanno avuto una conversazione telefonica martedì per discutere gli scontri tra militari turchi e siriani a Idlib.
L’agenzia Reuters riferisce quanto riportato da un funzionario della sicurezza della Turchia secondo il quale ci sono stati scontri intermittenti tra le truppe turche e siriane anche martedì intorno alla città di Saraqeb, che si trova a cavallo dell’intersezione tra le autostrade M4 e M5.
Le unità dell'esercito siriano sono avanzate martedì verso la città di Saraqeb a Idilb da molte direzioni e hanno liberato 21 villaggi e città a est e sud della città. Nel frattempo, altre unità dell'esercito siriano hanno liberato il villaggio di al-Nayrab a nord dell'autostrada internazionale Lattakia-Aleppo.
L’agenzia Sana riferisce che l'esercito siriano è avanzato dall'asse di Abu al-Dohour nella campagna orientale di Idleb verso Saraqeb, portando avanti feroci battaglie contro gli jihadisti asserragliati riuscendo a cacciarli da molti villaggi e città, principalmente Tal Mardikh, Barisa, Um Sharshouh, Tal Sultan, Tal al-Wasita, Jabal tawil, Ras al-Ayn e Tal Fardows.
Erdogan ha dichiarato ai giornalisti che le forze filo-governative sostenute dalla Russia “spingono persone innocenti e in lutto da Idlib verso i nostri confini”. Più di mezzo milione di civili sono fuggiti dalla città da quando il governo siriano ha lanciato un’offensiva a dicembre contro l’ultima roccaforte delle milizie jihadiste.
Le forze armate turche si sono posizionate intorno a Idlib ufficialmente “per monitorare un accordo di declassamento del 2017 mediato da Turchia e Russia” che è stato ripetutamente violato.
“In questo momento la Siria sta cercando di guadagnare tempo guidando quelle persone innocenti e in lutto in Idlib verso i nostri confini”, secondo quanto riferito da Erdogan ai media turchi “Non daremo alla Siria l’opportunità di guadagnare terreno”.
Il presidente turco ha anche affermato che la Turchia e la Russia – che appoggiano le parti opposte nella guerra civile in corso da nove anni in Siria – dovrebbero cercare di risolvere le loro differenze.
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