È questo l’obiettivo che si propone, fra gli altri, l’ultima fatica di Luciano Vasapollo, docente di economia alla Sapienza e caposcuola marxista di fama internazionale, che, con Joaquin Arriola e Rita Martufi, ha dato alle stampe, proprio nei giorni scorsi, Volta la carta... nel nuovo sistema economico monetario: dal mondo pluripolare alle transizioni al socialismo, pubblicato da EdizioniEfesto (Roma). Si tratta di un corposo e sistematico trattato di analisi del ciclo economico attuale, con la finalità, tuttavia, di aprire la strada ad un’approfondita riflessione sulla necessità del suo superamento.
Vasapollo affronta un tema dirimente, ossia della questione monetaria, cui dedica un grande spazio in Volta la carta. Infatti, “oggetto della speculazione finanziaria possono essere anche i diversi tipi di cambio monetari e attualmente la quasi totalità delle cripto valute”. Sono temi di grandissima attualità, che gli autori affrontano in un’ottica ampia, al di là dell’economicismo imperante.
Partendo, per l’appunto, dal concetto di denaro, di cui Vasapollo dà conto nell’ambito del Modo di Produzione Capitalistico, nel testo si spiega sia come “il sistema monetario si è evoluto in diverse fasi del capitalismo” sia come l’emersione di un mondo pluripolare e la crisi del dollaro, moneta egemone finora negli scambi e nei processi di accumulazione finanziaria, stiano cambiando la fisionomia delle dinamiche internazionali.
Per inciso, la drammatica situazione che stiamo vivendo, la crisi causata dal nuovo coronavirus – che Vasapollo inscrive nell’alveo della crisi sistemica del capitalismo – dimostra certamente la necessità di ripensare, cogliendone le contraddizioni, il modello di sviluppo basato sul profitto.
Volta la carta, pur partendo da un’impostazione sinceramente marxista, ingiustamente ma soprattutto pretestuosamente ignorata dall’industria culturale e massmediatica, accoglie i contributi del keynesismo di sinistra – Vasapollo è stato un allievo di Federico Caffè, uno fra gli economisti più importanti del novecento italiano e strenuo difensore del welfare state – ma anche “le componenti più avanzate della riflessione e del dibattito generale sui destini dell’umanità, a cominciare dalla dottrina di Papa Francesco che, fin dall’inizio del suo papato, con il suo pensiero e il suo agire, ha portato un contributo fondamentale nella denuncia dei problemi del pianeta”.
Uno dei problemi principali indagati da Vasapollo, insieme a Rita Martufi e Joaquin Ariolla – fra i tantissimi presenti in Volta la carta come la questione dell’imperialismo, l’emersione di un mondo pluripolare, i temi della globalizzazione capitalistica e della rivoluzione tecnologica (per fare degli esempi) – è quello rappresentato dall’attuale sistema monetario, il quale viene indagato a partire dalla “sua gestazione”, dalla “sua evoluzione”.
Infatti, questo libro non si propone di prendere in considerazione questo argomento “e, in generale, i problemi dell’economia in modo indeterminato, focalizzando la ricerca esclusivamente su di un ‘economia pura’, fondata sull’astrazione delle categorie economiche”, ma al contrario si pone l’obiettivo di “indagare i problemi del sistema monetario internazionale” “ a partire dall’inquadramento della questione specifica nella fase storicamente determinata attuale”.
Andiamo incontro a una progressiva de-dollarizzazione, si spiega in Volta la carta. Le trasformazioni entro il sistema monetario, che registrano il cambiamento nei rapporti di forza tra economie e potenze egemoni, acuiranno le tensioni tra gli USA e i nuovi attori internazionali in ascesa. Lo abbiamo visto, ha spiegato lo studioso, con l’Euro e l’imporsi di questa moneta nel sistema mondiale. L’Unione Europea, dominata dalla Germania, che si è rafforzata a spese dei paesi del mediterraneo, si propone come un nuovo interlocutore, attivo nello scontro interimperialista.
Lo vediamo, aggiunge Vasapollo, con lo yuan ovvero la “valuta del popolo”, il renmimbi, che segnala l’affacciarsi della Cina, con un ruolo da protagonista, nello scenario internazionale. Anche la Russia, con il rublo, potrà giocare un ruolo da protagonista, sfidando le attuali egemonie. Interessanti sono i ragionamenti, presenti nel libro, sulle cripto-valute, le quali, se da un lato sono soggette a una forte speculazione finanziaria, dall’altro, qualora fossero utilizzate come riserve di valore sociale e rese indipendenti dal dominio delle catene del valore imperialistiche, possono rappresentare un’alternativa e una risorsa in chiave antimperialista.
Se da un lato, in Volta la carta, si “fa riferimento al declino dell’egemonia unipolare statunitense”, dall’altro vengono prese in considerazione le strategie delle classi dirigenti USA per “contenere o tentare di invertire questa tendenza”.
Vasapollo spiega questo relativo declino, i cui sintomi, anche durante questa crisi sanitaria sono davanti agli occhi di tutti, analizzando “la parallela ascesa di un contesto internazionale multicentrico o pluripolare, all’interno del quale esistono elementi nuovi e, persino, inediti di riflessione per una prospettiva di transizione”.
In questo ambito, lo studioso dà spazio al concetto di “resistenza monetaria”, che inscrive entro le strategie di liberazione: analizzando “la teoria dell’indipendenza monetaria come forma di resistenza al capitale imperiale globale”, Vasapollo indica “il tipo di architettura finanziaria e funzionale alla sua efficace attuazione”.
La realtà della globalizzazione capitalistica, di cui la finanziariazzazione è il corollario, viene messa a dura critica da Vasapollo, che svela, attraverso un’analisi di lunga durata, le dinamiche reali – di concentrazione della ricchezza e di impoverimento della stragrande maggioranza della popolazione mondiale tramite anche le mille forme del debito – dello sfruttamento e dell’alienazione. Ad esempio, nel libro viene illuminata la mancanza di investimenti produttivi e la rarefazione del lavoro a vantaggio sia della speculazione finanziaria sia del gioco monetario.
Volta la carta è un’opera importante, sia sul piano dell’analisi sia sul piano dell’individuazione di prospettive pratiche, e rappresenta la summa di una mole enorme di ricerche e studi sulle dinamiche attuali dell’accumulazione capitalistica e sulle possibilità, sempre concrete, della transizione, come si può evincere dall’indice che pubblichiamo qui.
da Il Faro di Roma
C’è una donna che semina il grano
Volta la carta si vede il villano
Il villano che zappa la terra
Volta la carta viene la guerra
Per la guerra non c’è più soldati
A piedi scalzi son tutti scappati
Angiolina cammina cammina sulle sue scarpette blu
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
Carabiniere l’ha innamorata, volta la carta e lui non c’è più
C’è un bambino che sale un cancello
Ruba ciliegie e piume d’uccello
Tira sassate non ha dolori
Volta la carta c’è il fante di cuori
Il fante di cuori che è un fuoco di paglia
Volta la carta il gallo ti sveglia
Angiolina alle sei di mattina s’intreccia i capelli con foglie d’ortica
Ha una collana di ossi di pesca, la gira tre volte intorno alle dita
Ha una collana di ossi di pesca, la conta tre volte in mezzo alle dita, ehi
Mia madre ha un mulino e un figlio infedele
Gli inzucchera il naso di torta di mele
Mia madre e il mulino son nati ridendo
Volta la carta c’è un pilota biondo
Pilota biondo camicie di seta
Cappello di volpe sorriso da atleta
Angiolina seduta in cucina che piange, che mangia insalata di more
Ragazzo straniero ha un disco d’orchestra, che gira veloce che parla d’amore
Ragazzo straniero ha un disco d’orchestra, che gira che gira che parla d’amore, ehi
Madamadorè ha perso sei figlie
Tra i bar del porto e le sue meraviglie
Madamadorè sa puzza di gatto
Volta la carta e paga il riscatto
Paga il riscatto con le borse degli occhi
Piene di foto di sogni interrotti
Angiolina ritaglia giornali, si veste da sposa, canta vittoria
Chiama i ricordi col loro nome, volta la carta e finisce in gloria
Chiama i ricordi col loro nome, volta la carta e finisce in gloria, ehi
VOLTA LA CARTA: Fabrizio De Andrè, Massimo Bubola
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