8.000 euro a metro quadrato.
700-800 mila euro per ognuno di quegli appartamenti andati in fumo nel grattacielo vip di Milano.
Le disgrazie capitano anche ai ricchi soprattutto quando sono poco previdenti e poco attenti al valore del proprio denaro sicuramente non guadagnato con sudore e fatica.
Perché con sudore e fatica (statisticamente) non si guadagna tanto.
E di quegli appartamenti un pensionato come me che ha lavorato, lo ammetto, poco e male appena trent’anni, se ne potrebbe permettere qualche decina di centimetri quadrati.
Quanto basta per starci sull’attenti evitando di gesticolare per non invadere la proprietà altrui.
La tv, nel suo appuntamento quotidiano in cui ci racconta di bimbe scomparse e di cronache di ordinaria violenza familiare, apre un siparietto sulla loro “disperata” situazione.
Di giorni vivono in albergo, poveracci, un albergo a quattro stelle intendiamoci mica un alberghetto di periferia, “a loro spese”.
E un albergo non ti da il calore che ti da la casa.
E nemmeno la domestica personalizzata che probabilmente è stata la prima, ingrata, a scappare via.
Un signore dal look impeccabile che pare appena uscito dalla sua seconda casa (o la terza?) e non da un incendio disastroso, si domanda ... che fanno le istituzioni?
Ci lasciano soli?
E che volete che facciano le istituzioni, che vi rimettano in piedi il vostro piccolo “paradiso” e vi rimborsino i “vostri” soldi che siete stati così coglioni da mettere nelle mani di “imprenditori” più furbi di voi?
Le istituzioni stanno ancora pensando a come sistemare i figli e i nipoti dei baraccati del terremoto di Messina del 1908 (!!).
Mettetevi in coda.
Una tenda in un’area abbandonata di periferia ve la trovano di certo.
Bisogna accontentarsi e fare di necessità virtù.
Non mi dite che con tutti i soldi che vi ritrovate non vi è rimasto nulla per una pensioncina alla mano o per un monolocale con angolo cottura vicino alla fermata della Metro?
Il panorama non sarà granché e anche il vicinato lascerà a desiderare, ma sapete quanta gente ci passa l’intera vita?
È vero che va di moda “chiagnere e fottere” ma forse in certi casi è più utile starsene zitti.
Lo dico per voi.
Perché poi magari qualcuno vi riconosce mentre entrate da Cracco e gli viene una gran voglia di menarvi.
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