Nella vergognosa crociata contro i poveri – che ipocritamente si palesa parallelamente alle contrizioni di comodo sulla povertà – al primo posto c’è il cannoneggiamento contro il Reddito di Cittadinanza.
Nato e concepito come misura contro la povertà, è riuscito molto parzialmente su questo terreno, ma ha prodotto risultati insperati contro il ricatto delle basse e bassissime retribuzioni dilagata in Italia negli ultimi venti anni.
Secondo l’Osservatorio sul Reddito e Pensione di Cittadinanza, ad agosto 2021 erano quasi 1,36 milioni le famiglie che hanno percepito il reddito di cittadinanza per un importo medio a nucleo di 545,95 euro e una spesa complessiva nel mese di 742 milioni, in lieve calo su luglio (759,8 milioni).
Ad agosto le persone totalmente coinvolte dalla prestazione sono state poco più di 3 milioni (3.027.851). Nei primi sette mesi dell’anno, le famiglie che hanno avuto almeno una mensilità del sussidio sono state 1,6 milioni per 3,7 milioni di persone coinvolte.
Ma se rapportiamo questi dati a quella della povertà assoluta e relativa nel nostro paese, la contraddizione viene fuori. Nel 2020, secondo l’Istat in Italia sono in condizione di povertà assoluta più di 2 milioni di famiglie (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di persone (9,4% da 7,7%). Nell’anno della pandemia la povertà assoluta è aumentata raggiungendo il livello più elevato dal 2005 (inizio delle serie storiche).
Per quanto riguarda la povertà relativa, le famiglie sotto la soglia sono più di 2,6 milioni. Complessivamente in Italia ci sono 9 milioni di persone in povertà relativa e 5 milioni in povertà assoluta. In pratica il Reddito di Cittadinanza – per i suoi criteri restrittivi – ha raggiunto solo un terzo delle famiglie in povertà o i nuclei familiari numerosi o quelli in serissime difficoltà economiche.
Le famiglie con almeno sei componenti che percepiscono il reddito di cittadinanza sono appena 32.350 con un sussidio medio di 675 euro. La percentuale sul totale è del 2,38%.
Chi in tale contesto e sulla base di questi dati spara contro il Reddito di Cittadinanza o non sa di cosa parla o è un “odiatore” contro i poveri. Anche perchè misure alternative concrete – come il salario minimo – non se ne vedono.
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