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10/09/2021

Terminati i lavori al North Stream 2

Il gasdotto della discordia Nord Stream 2 che collega la Russia e la Germania è terminato, ha detto Aleksey Miller Presidente del Consiglio di Amministrazione della Gazprom questa mattina durante una riunione operativa.

Aleksey Miller, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Gazprom, ha oggi riferito durante una riunione operativa che il gasdotto che collega la Russia e la Germania è stato terminato alle ore 8.45 ora di Mosca. Il gasdotto della discordia è finalmente arrivato al suo termine.

Gli Stati Uniti si sono da sempre opposti alla costruzione del Nord Stream 2 arrivando a porre delle sanzioni a tutte le aziende che partecipavano alla costruzione comprese le compagnie di assicurazione e di certificazione dell’opera. Le amministrazioni statunitensi presiedute da Donald Trump e Joe Biden hanno fatto di tutto per impedire che la costruzione del gasdotto arrivasse al termine.

Le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardavano in primo luogo l’aspetto geopolitico che l’opera avrebbe rivestito. Infatti, secondo le amministrazioni statunitensi, acquistare il gas russo da parte dell’Unione Europea avrebbe significato avvicinarsi troppo alla Russia con la conseguente dipendenza dalle sue forniture. In realtà dietro le riluttanze degli Stati Uniti verso il Nord Stream 2 c’era anche il fatto che acquistando il gas russo l’Unione Europea non avrebbe acquistato il gas liquefatto statunitense che, per inciso, ha un costo maggiore dati gli alti costi di trasporto.

Anche l’Ucraina, per paura di perdere gli introiti riguardanti il passaggio del gas dai suoi gasdotti, si era sempre opposta alla costruzione del Nord Stream 2. Dietro questa posizione però si celava anche la scelta da parte del governo ucraino di assecondare qualunque posizione politica statunitense.

La conclusione della costruzione del Nord Stream 2 rappresenta inoltre una grande sconfitta delle politiche sanzionatorie messe in atto dagli Stati Uniti per impedirne la realizzazione. La caparbietà della Germania e della Russia, che hanno messo avanti agli aspetti geopolitici i propri interessi economici, dimostra che è possibile non sottostare ai diktat imposti dalla Casa bianca. Basta volerlo e non inginocchiarsi sempre allo Zio Sam.

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