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28/11/2022

Corea del Sud - I camionisti sindacalizzati fermano il Paese

La Corea del Sud non è riuscita a raggiungere un accordo con il sindacato dei camionisti in sciopero nella prima sessione di colloqui di lunedì – al quinto giorno di sciopero a livello nazionale – mentre le difficoltà delle catene di approvvigionamento si aggravano e il cemento si esaurisce nei cantieri.

Il governo, che stima perdite giornaliere per circa 300 miliardi di won (224 milioni di dollari) a causa dell’esaurimento delle scorte di cemento e di carburante per le stazioni di servizio, ha innalzato al massimo livello l’allarme per l’interruzione del trasporto merci.

La mancanza di una risoluzione concordata per il secondo grande sciopero in meno di sei mesi di migliaia di camionisti, che chiedono migliori retribuzioni e condizioni di lavoro, rende più probabile che il governo precetti gli scioperanti per obbligarli a tornare al lavoro.

“La posizione del ministero dei Trasporti oggi è stata che ‘Non c’è nulla cui il ministero possa rispondere’“, ha dichiarato il Cargo Truckers Solidarity Union (CTSU) in un comunicato, aggiungendo che il prossimo round di colloqui è stato fissato per mercoledì.

Il sindacato ha detto di aver chiesto al governo di ritirare i passi verso l’emissione di un “ordine di ripresa del lavoro” “antidemocratico e anticostituzionale”.

La legge coreana consente la precettazione per affrontare una grave interruzione dei trasporti, e il mancato rispetto può portare a punizioni come la cancellazione delle licenze dei camionisti e tre anni di carcere, o una multa fino a 30 milioni di won (22.550 dollari).

Lo sciopero sta interrompendo l’attività industriale in un momento in cui la quarta economia asiatica, che dipende dalle esportazioni, si aspetta un crollo della crescita, con la banca centrale che ha abbassato le previsioni per il 2023 dal 2,1% all’1,7%.

Lunedì il presidente Yoon Suk-yeol Yoon ha dichiarato: “Dobbiamo ristabilire uno stato di diritto tra lavoratori e dirigenti“.

Yoon, che ha criticato lo sciopero per aver preso in “ostaggio” la logistica del Paese a fronte di una crisi economica, terrà una riunione di gabinetto martedì per prendere in considerazione un “ordine di ripresa del lavoro” per obbligare i camionisti a riprendere l’attività.

Una volta che il gabinetto deciderà sulla precettazione, “questa sarà eseguita senza indugio”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Won Hee-ryong.

Il sindacato dei camionisti ha criticato il governo per il rifiuto ad estendere il sistema di salario minimo per altri tre anni, invece di soddisfare le richieste sindacali di renderlo permanente e aumentarne l’importo, in modo da poter affrontare la riduzione di reddito causata dall’inflazione.

Traffico di container in calo

Il traffico di container nei porti è stato pari al 21% dei livelli normali alle 10.00 (0100 GMT) di lunedì contro il 49% di venerdì.

L’industria siderurgica, tra cui POSCO e Hyundai Steel, ha visto le spedizioni più che dimezzarsi (22.000 tonnellate), rispetto alla media abituale di 46.000 tonnellate.

Alcune stazioni di servizio potrebbero rimanere senza benzina e gasolio già questa settimana, soprattutto nelle grandi città, nonostante le forniture siano state assicurate fino a prima dello sciopero.

Questo perché circa il 70-80% dei camionisti delle principali raffinerie, come SK Innovation, SK Energy e S-Oil Corp, sono iscritti al sindacato in sciopero.

Dalla scorsa settimana, i lavori si sono fermati in più di 250 cantieri edili a causa della scarsità delle forniture di calcestruzzo, e si prevede che la maggior parte dei cantieri li esaurirà entro martedì.

L’industria del cemento ha stimato una perdita di produzione accumulata di circa 46,4 miliardi di won (35 milioni di dollari) entro sabato, con le spedizioni scese al 9% dei livelli abituali, ha dichiarato la Korea Cement Association.

“I proprietari di camion per il trasporto di cemento sfuso non sindacalizzati, che sono implicitamente solidali o temono reazioni violente del sindacato, stanno rinunciando al trasporto del cemento“.

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