L’operazione “Haavara” – letteralmente dall’ebraico significa “accordo di trasferimento” – a cui faceva riferimento la studentessa araba, è stato un vero e proprio accordo raggiunto tra la Germania nazista e le lobby degli ebrei tedeschi sionisti per trasferire ebrei tedeschi in Palestina, accordo firmato il 25 agosto 1933 dopo mesi di incontri fra nazisti sionisti ed emissari del governo britannico, 15 anni prima del 1948.
L’accordo venne preceduto il 21 giugno 1933 da una sorta di memorandum inviato dal movimento sionista tedesco al governo nazista da poco insidiatosi a Berlino in cui si sosteneva la contrarietà nazista a qualsiasi processo di assimilazione ebraica:
“Sulla fondazione del nuovo Stato, che ha proclamato il principio della razza, noi vogliamo adattare la nostra comunità alla struttura complessiva in modo che anche per noi, nel settore a noi assegnato, possa realizzarsi una feconda attività per la Patria. La nostra nozione di nazionalità ebraica contempla una chiara e sincera relazione con il popolo tedesco e le sue realtà nazionali e razziali. Proprio perché non vogliamo falsificare questi fondamenti, perché anche noi, siamo contro il matrimonio misto e per il mantenimento della purezza del gruppo degli ebrei”.L’accordo venne stipulato con la partecipazione dei governanti britannici considerato che in base agli accordi Sykes-Picot del 1916, dopo la sconfitta dell’Impero ottomano nella prima guerra mondiale, il Regno Unito governò sulla Palestina dal 1920 e il 1948. Accordo firmato esattamente dalla Federazione sionista tedesca, dalla Banca anglo-palestinese e dalle autorità politiche ed economiche del Terzo Reich.
L’accordo nazi-sionista-britannico tra il 1933 ed il 1940, quindi anche oltre lo scoppio della seconda guerra mondiale, permise lo spostamento dal territorio tedesco in Palestina di oltre 60 mila ebrei di nazionalità tedeschi.
Si trattava di ebrei tedeschi che stavano subendo le persecuzioni da parte dei nazisti tedeschi e con “Haavara” hanno potuto trasferire parte dei loro beni nel mandato britannico della Palestina.
L’accordo praticamente era un grosso aiuto al sistema economico (e militare) della Germania nazista perché metteva fine al boicottaggio anti-nazista iniziato all’inizio del 1933 che aveva il massiccio sostegno degli ebrei europei e statunitensi ed era considerato dall’establishment nazista una pesante minaccia per l’economia tedesca.
Non solo, nel giugno del 1937 la Germania divenne il primo paese esportatore nella Palestina in mano a Londra...
Ha ragione la studentessa araba di Catania, l’ufficializzazione della colonizzazione sionista della Palestina iniziò nel 1933 con l’accordo stipulato dal trio nazi-sionisti-britannici.
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