Al Jazeera riferisce che a Bait Lahiya nel nord della Striscia di Gaza si sono svolti raduni popolari a cui hanno partecipato cittadini che hanno chiesto la fine della guerra nella Striscia di Gaza.
I partecipanti portavano cartelli con la scritta “Fermate la guerra”, “Basta con gli sfollati”, “La vita dei nostri figli non è a buon mercato” e “Vogliamo vivere in pace e sicurezza”. Tra i manifestanti sventolava anche una bandiera bianca.
I partecipanti, stimati in alcune centinaia, hanno scandito slogan contro Hamas e il suo governo e hanno chiesto la fine della guerra.
Gli abitanti di Gaza hanno ricevuto messaggi dalle autorità di occupazione israeliana in concomitanza con la manifestazione che dicevano che “la soluzione è nelle vostre mani” e Hamas è determinato a “trascinarvi alla perdizione”.
Da parte loro, Al Jazeera riferisce che i notabili e i mukhtar di Beit Lahia, hanno sottolineato che “stanno dalla parte della legittima resistenza palestinese e non accettano i tentativi di separare Beit Lahiya e di renderla un corpo estraneo alla situazione rivoluzionaria”. In un comunicato affermano che “le marce spontanee che si sono svolte oggi non possono accettare il loro sfruttamento in battibecchi politici in questa delicata fase del conflitto con il nemico”. Hanno aggiunto che non accettano nemmeno “lo sfruttamento delle legittime richieste del nostro popolo da parte di partiti affiliati alla quinta colonna e infiltrati per presentare una falsa immagine della situazione nazionale”.
Secondo quanto riporta il sito del giornale saudita “Asharq al Awsat”, le proteste trasmesse sui social media da diversi account palestinesi a Gaza, sono avvenute poche ore dopo che israeliani avevano impartito ordini di evacuazione ai residenti di Beit Lahia.
Martedì sera, messaggi Telegram provenienti da fonti sconosciute invitavano la gente a riprendere la manifestazione in varie parti di Gaza mercoledì. Israele invita regolarmente la popolazione di Gaza a mobilitarsi contro il movimento al potere nel territorio dal 2007.
È difficile valutare il livello di malcontento verso Hamas a Gaza. L’ultimo sondaggio disponibile è stato condotto a settembre dal Centro palestinese per la ricerca politica e sui sondaggi (PCPSR).
Si stima che il 35 percento dei palestinesi di Gaza abbia dichiarato di sostenere Hamas, mentre il 26 percento abbia dichiarato di sostenere il suo rivale Fatah, il partito del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese con sede a Ramallah, Mahmoud Abbas.
Il portavoce di Fatah a Gaza, Monther al-Hayek, ha invitato sabato Hamas a “farsi da parte dal governo” per salvaguardare “l’esistenza” dei palestinesi nella Striscia di Gaza.
I dimostranti hanno ritenuto Hamas responsabile degli ordini di evacuazione impartiti in seguito al lancio di razzi dalle zone vicine alla città verso gli insediamenti israeliani da parte dei suoi membri.
I manifestanti hanno esposto cartelli con la scritta “Il sangue dei nostri figli non è a buon mercato... Vogliamo vivere in pace e sicurezza... Fermate lo spargimento di sangue”, e altri slogan che chiedevano principalmente la fine della guerra nella Striscia di Gaza e degli attacchi ai civili nel contesto dell’escalation delle operazioni militari israeliane.
La marcia, che includeva giovani e ragazzi, ha attraversato le strade principali di Beit Lahiya, fermandosi principalmente alla piazza Zayed, a pochi metri dall’ospedale indonesiano.
I partecipanti alla marcia hanno condannato il lancio di razzi verso gli insediamenti israeliani, citandolo come motivo degli ordini di evacuazione emessi da Israele per i residenti che hanno dovuto subire ripetuti spostamenti negli ultimi 15 mesi.
Alcuni partecipanti hanno cercato di calmare coloro che scandivano slogan anti-Hamas, mentre altri hanno cercato di interromperli fischiando e aggredendoli per impedire lo svolgimento della protesta. Gli attivisti di Fatah e Hamas si sono scontrati sui social media e sono emersi disaccordi sull’importanza che attribuiscono all’evento.
Fatah, il partito di Mahmoud Abbas ha esortato Hamas a lasciare il potere nella Striscia di Gaza, perché rappresenta una “minaccia” alla causa palestinese. Lo ha detto Munther al Hayek, portavoce di Fatah a Gaza, citato dall’agenzia di stampa palestinese “Wafa”. Al Hayek ha fatto questi commenti dopo che in diverse aree della Striscia, sono scoppiate proteste di cittadini palestinesi che hanno chiesto ad Hamas di lasciare l’enclave. Le prime manifestazioni si sono tenute a Beit Lahiya, nel nord di Gaza, seguite da quelle nel campo profughi di Jabalia e anche nel sud della Striscia, a Khan Yunis.
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