Nella giornata di ieri, Russia, Cina e Pakistan, insieme ad altri membri del Consiglio di Sicurezza, hanno fatto circolare una bozza di risoluzione che chiede un “cessate il fuoco immediato” in Iran. Il testo “condanna con la massima fermezza gli attacchi contro siti e strutture nucleari pacifiche”.
Ma il Consiglio di Sicurezza si è diviso, con altri membri come Francia e Gran Bretagna che hanno chiesto invece all’Iran di esercitare moderazione. In una dichiarazione congiunta di domenica, la Francia e la Gran Bretagna hanno esortato l’Iran – ma non Israele e Stati Uniti – a non intraprendere alcuna azione che possa destabilizzare ulteriormente la regione.
Israele ovviamente ha salutato gli attacchi statunitensi contro l’Iran mentre Teheran li ha duramente condannati.
Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che gli attacchi americani alle principali strutture nucleari iraniane hanno segnato una “svolta pericolosa” nella regione. “Ho ripetutamente condannato qualsiasi escalation militare in Medio Oriente”, ha detto il segretario generale. “La gente della regione non può sopportare un altro ciclo di distruzione. Eppure, ora rischiamo di cadere in una fossa di rappresaglie dopo ritorsioni”.
Parlando al Consiglio di Sicurezza in collegamento video, il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha detto che c’erano crateri visibili nell’impianto nucleare iraniano di Fordow, ma ha osservato che nessuno era stato in grado di valutare i danni sotterranei. Ha aggiunto che “gli attacchi armati contro gli impianti nucleari non dovrebbero mai aver luogo e potrebbero provocare rilasci radioattivi con gravi conseguenze all’interno e all’esterno dei confini dello Stato che è stato attaccato”.
Il rappresentante dell’Iran, Amir Iravani, ha criticato il “barbaro assalto” contro l’Iran, dicendo che “la storia non dimenticherà questi tragici giorni”, identificando l’Iran come uno “stato amante della pace” e “non nucleare” e Israele come un “regime criminale”.
Iravani ha detto che “il criminale di guerra ricercato a livello internazionale Netanyahu è riuscito a dirottare la politica estera degli Stati Uniti, trascinando gli Stati Uniti in un’altra guerra costosa e infondata”.
“L’Iran si riserva il suo pieno e legittimo diritto, ai sensi del diritto internazionale, di difendersi da questa palese aggressione degli Stati Uniti e del suo delegato israeliano. I tempi, la natura e la portata della risposta proporzionata dell’Iran saranno decisi dalle sue forze armate”, ha detto il rappresentante iraniano all’Onu.
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