“Berlusconismo attraverso le generazioni”, “giovani e centrodestra” e “il futuro del federalismo“. Sono alcuni degli appuntamenti previsti al corso di “alta formazione politica” rivolto ai giovani del Pdl, che si terrà dall’8 al 12 settembre presso il Grand Hotel Villa Tuscolana di Frascati. All’evento, organizzato dalla Fondazione Magna Carta che ha scelto per l’ottava edizione lo slogan “Vogliamo un paese per giovani”, parteciperanno anche il premier Enrico Letta e il ministro degli Interni Angelino Alfano. Non solo. A guidare uno degli incontri sarà Luciano Violante, responsabile riforme per il Partito democratico, tra i “saggi” nominati da Giorgio Napolitano.
I lavori saranno inaugurati dal presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, che lascerà spazio a Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera, e ad Attilio Befera,
direttore dell’Agenzia delle Entrate, per il primo appuntamento “La
politica nella Rete”. Martedì il ministro per gli Affari regionali Graziano Del Rio sarà invece impegnato nella discussione “Vedo, pago, voto: il futuro del federalismo si chiama responsabilità”. Seguirà l’appuntamento “I giovani e il centrodestra: quando il moderato è rock”, dove parteciperanno Mariastella Gelmini, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e la coordinatrice dei giovani Pdl Grazia Calabria.
Martedì
sera sarà poi il turno del presidente Letta, che insieme ad Alfano
discuterà sul futuro del Paese con un incontro dal titolo: “L’Italia e
la svolta: si decolla o si cade?”. Ma il clou della “summer school” sarà
mercoledì, quando è all’ordine del giorno il dibattito “Il Berlusconismo attraverso le generazioni”, che vedrà partecipare Mara Carfagna, Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Affari esteri e comunitari e Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato.
Infine, dulcis in fundo, alle 20.30 sarà l’ora dello spettacolo teatrale “Operazione Quercia. Mussolini a Campo Imperatore“, scritto e diretto da Pier Francesco Pingitore. Tra i partecipanti all’evento di tre giorni ci sono anche Dario Franceschini, Renato Schifani, Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e Enzo Moavero Milanesi, ministro per gli Affari europei.
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L'articolo si commenta da se... va comunque detto che sta gente è imbarazzante e sopravvive soltanto grazie al fuoco di sbarramento dei media a senso unico.
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