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14/03/2014

Gaza, notte di bombe. 29 raid aerei israeliani in poche ore


E’ stata una notte di fuoco a Gaza, con l’aviazione militare israeliana che ha bombardato la Striscia da nord a sud a partire dalle 22 per fermarsi solo verso le 2 del mattino, probabilmente a causa del maltempo. Obiettivi del raid sarebbero state delle installazioni militari: in tutto ne sono state colpite 29. Non ci sono, per ora, notizie di vittime, dal momento che tutto il personale presente nei siti era stato evacuato.

Il bombardamento notturno è avvenuto in ritorsione al lancio, da parte delle brigate al-Quds, braccio armato della Jihad Islamica, di decine di razzi (da 60 a 130 a seconda delle fonti) nel sud di Israele. Una risposta, quest’ultima, all’ “omicidio mirato” a Gaza di tre membri della Jihad Islamica compiuto martedì dall’aviazione israeliana. “Se non ci sarà silenzio nel sud – aveva ammonito il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il lancio di razzi – ci sarà un rumore assordante a Gaza”. Detto, fatto.

Secondo l’esercito israeliano si tratta del peggiore lancio di razzi dal novembre 2012, quando una pioggia di missili provenienti da Gaza diede il pretesto a Tel Aviv per la sua offensiva “Pilastro di Difesa”, nel quale morirono circa 70 persone e centinaia rimasero ferite. Le autorità militari non considerano l’escalation di violenze nei confronti dei cittadini di Gaza e della Cisgiordania, con cinque palestinesi uccisi tra lunedì e martedì: il timore, a detta di alcuni palestinesi, è che Tel Aviv voglia “scatenare” una reazione popolare in modo da far naufragare completamente i già impantanati negoziati tra Israele e Olp, attribuendone la responsabilità unicamente ai palestinesi.

A Gaza ora è attesa per la ripresa delle violenze. Fonti dell’esercito israeliano parlano di due razzi sparati questa mattina dal nord della Striscia e caduti invece entro i confini palestinesi. Netanyahu discuterà questa mattina della nuova offensiva in un meeting, mentre le dichiarazioni del ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman risuonano come una minaccia: “Visto un attacco di queste proporzioni – ha dichiarato ieri alla tv privata Channel 2 – non c’è altra alternativa che una totale rioccupazione dell’intera Striscia di Gaza”.

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