Niente di più ordinario, e niente di più benedetto dall’asse bancario franco-tedesco, di fronte ad una situazione straordinaria della Francia. Macron contenderà, al secondo turno, la presidenza a Marine Le Pen che da anni gioca ormai lo stesso ruolo, così stancante che ha preso meno voti del previsto, di paladina della sovranità, da destra, contro la Francia. In entrambi idee e programmi che si potevano trovare tranquillamente un decennio fa. E una situazione del paese difficile da dieci anni.
Chi vincerà al secondo turno, le
dichiarazioni di voto e l’analisi dei flussi elettorali sono nettamente
a favore di Macron, dovrà fare i conti con i risultati delle elezioni
politiche previste per giugno. Quella è la prima incognita,
visto che i tradizionali punti di riferimento (di solito il partito del
presidente eletto dopo un mese vince le politiche) sono saltati. Anche
se la Francia è abituata alla coabitazione tra maggioranze diverse,
quella presidenziale e quella parlamentare, stavolta i soggetti in campo
sono diversi dal passato.
La seconda incognita è legata ai fattori internazionali:
le crisi geopolitiche, quelle finanziarie, le stesse criticità
strutturali dell’eurozona faranno sicuramente ballare la nuova
composizione del potere francese.
Distrutto il partito socialista, del resto il banchetto nichilista col potere di Hollande non poteva che lasciare questa eredità, resta da commentare il risultato di Mélenchon e dello schieramento France Insoumise. Buon risultato, sulla scia delle mobilitazioni contro la Loi Travail (che per Macron è una stella polare) ma per cambiare, da sinistra, la Francia questo schieramento deve saper tenere e crescere.
Nel frattempo lo stereotipo del
candidato che deve piacere a tutti (Macron) e l’archetipo della
candidata di destra (Le Pen) staranno sotto i riflettori per queste due
settimane. Intanto Macron, candidato che sembra animato da un software di un programma di robopolitics, in questo scenario si appresta, favoritissimo, a prendere familiarità con le leve del potere.
Redazione, 24 aprile 2017
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