Sky ha inviato le lettere di licenziamento a 124 suoi dipendenti, che non hanno accettato il trasferimento forzato da Roma a Milano. Non pensate che siano divi della tv che si lamentano di guadagnare solo poche centinaia di migliaia di euro, non ci sono i Fabio Fazio tra di loro. I licenziati sono in gran parte uomini e donne addetti al lavoro tecnico, che prendono stipendi normali e per i quali trasferirsi per sempre a Milano comporterebbe costi materiali e umani insormontabili. Sky ha deciso e imposto il trasferimento forzato di oltre 600 suoi dipendenti a 600 chilometri di distanza. Sono tagli e ristrutturazioni di una grande multinazionale che così pensa di guadagnare di più. E per migliorare il tasso di profitto niente di meglio che schiavizzare il lavoro, così fan tutti.
Quindi l'azienda di Rupert Murdoch ha deciso di risparmiare sulla sede romana e di concentrarsi su Milano. Ai lavoratori è stato imposto un aut aut, o trasferimento o licenziamento. E per rendere più efficace il ricatto si sono offerti piccoli incentivi ai primi che accettavano. I lavoratori sono stati trattati come i biglietti di Ryanair. I primi che avessero detto sì al trasferimento avrebbero avuto condizioni migliori degli ultimi. Per sua vergogna la Federazione Nazionale della Stampa ha accettato queste condizioni per i giornalisti, mentre i sindacati confederali, che ora piangono i licenziamenti, hanno mostrato tutta la loro solita arrendevolezza. Così circa 400 lavoratori hanno accettato la deportazione, 100 sono stati costretti a licenziarsi da sé e gli altri che resistevano sono stati sbattuti fuori. Ero presente poche settimane fa ad un incontro promosso da questi lavoratori, ed ho sentito la rabbia ed il dolore di chi si vedeva sconvolta la vita, madri e padri con i figli piccoli che semplicemente dicevano: ma come faccio a trasferirmi a Milano? Ci ha pensato Sky a risolvergli il problema, lasciandoli semplicemente in mezzo ad una strada.
Quando guarderete la tv ricordatevi di questi licenziamenti, ricordatevi che vengono fatti dall'azienda di uno degli uomini più ricchi del mondo, ricordatevi che più sono ricchi, più sfruttano ed affamano.
PS: Sky è arrivata a censurare anche Papa Francesco, che nel marzo scorso aveva espresso pubblica solidarietà ai lavoratori colpiti dalla ricerca smodata di profitto da parte dell'azienda.
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