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02/02/2020

Stalingrado - Una battaglia che ha segnato la svolta nella Grande Guerra Patriottica


2 febbraio 1943 – Stalingrado

Dopo che agli inizi di gennaio, su proposta del generale Konstantin Rokossovskij, il Comando generale sovietico aveva proposto la resa alle forze tedesche ormai completamente accerchiate a Stalingrado, resa respinta dal Comando della VI Armata, si era giunti al 31 gennaio 1943.

Il 31 gennaio il generale Friedrich Paulus e il suo Stato maggiore si arrendono. Il 2 febbraio depone le armi e cessa ogni resistenza anche l'11° Corpo (cosiddetto raggruppamento settentrionale) della VI armata tedesca, ormai completamente circondato. Il comandante, tenente generale Karl Strecker, si arrende.

Termina così completamente la battaglia di Stalingrado: una delle molte decisive operazioni strategiche dell'Armata Rossa, ma anche quella che segnò l'inizio di una svolta radicale nel corso dell'intera Grande Guerra Patriottica. Per estensione, durata, tensione e numero di partecipanti, la Battaglia di Stalingrado è considerata una delle più grandi della Seconda guerra mondiale. Si sviluppò su un'area di centomila chilometri quadrati e durò 200 giorni e notti. Oltre 2 milioni di soldati, più di duemila aerei e circa duemila carri armati presero parte agli scontri da entrambe le parti. Stalingrado fu una delle prime città sovietiche ad essere insignita del titolo di “città eroe”.

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