Si chiama “Alleanza degli Stati del Sahel” (AES) l’organismo creato dai leader delle giunte militari di Mali, Burkina Faso e Niger, riunitesi nel primo vertice congiunto dopo essere saliti al potere nei rispettivi Paesi.
“I nostri popoli hanno irrevocabilmente voltato le spalle all’ECOWAS” (la Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale) ha detto sabato Abdourahamane Tiani all’apertura del vertice dell’Alleanza degli Stati del Sahel che riunisce i tre paesi che hanno sbattuto fuori gli occidentali e la “loro” organizzazione regionale africana.
I firmatari “hanno deciso di muovere un passo verso una maggiore integrazione”, si legge in una nota congiunta che annuncia la firma del trattato istitutivo della Confederazione. Il documento è stato sottoscritto dal leader della transizione nigerina Abdourahamane Tiani, dal presidente di transizione del Burkina Faso Ibrahim Traore e dall’omologo maliano Assimi Goita.
Quest’ultimo, riporta Jeune Afrique, ha chiesto che l’AES sia resa “un’alternativa a qualsiasi raggruppamento regionale artificiale costruendo una comunità sovrana di popoli, una comunità lontana dalla morsa di potenze straniere”.
L’incontro si è tenuto alla vigilia del vertice della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao), da cui i tre Paesi hanno annunciato il loro ritiro a gennaio. Nel settembre scorso i tre Paesi che hanno rotto i legami con la Francia e l’Occidente, hanno formato l’Alleanza degli Stati del Sahel (Aes), iniziativa militare, ma anche diplomatica, che intende garantire indipendenza ai tre Paesi rispetto ad organismi regionali o internazionali.
Successivamente i ministri degli Esteri dei tre Paesi, riuniti a Bamako, hanno dato forma compiuta a questa coalizione, dandole una dimensione politica e diplomatica. È stato assegnato ad Assimi Goita l’incarico di presiedere l’Alleanza degli Stati del Sahel, per il periodo di un anno. “Vorrei ribadire la nostra ferma intenzione a fare dell’Aes un modello di cooperazione regionale, di solidarietà per lo sviluppo, e anche un modello di integrazione sub-regionale, in omaggio ai principi della Carta di Liptako-Gourma”, ha detto Goita citando l’atto fondativo dell’Aes.
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