Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha tenuto oggi un discorso nel quale ha annunciato una nuova fase della guerra, in cui Israele dovrà aspettarsi “rabbia e punizione”. Nasrallah ha dichiarato che le accuse di Israele per la strage di bambini di Majdal Shams sono servite solo a giustificare l’assassinio del comandante Fouad Shukr e che Hezbollah non c’entra nulla con quell’attacco: “Smentiamo completamente di aver bombardato. Siamo abbastanza coraggiosi da ammettere quando attacchiamo. Il nemico [Israele ndr] ci ha subito incolpati senza fornire alcuna prova”. Dunque, l’omicidio del comandante militare secondo il leader sciita non sarebbe stato, come in altri casi, un atto di ritorsione ma un’aggressione vera e propria, diretta anche contro i civili.
Funzionari e sostenitori di Hezbollah erano riuniti in gran numero a Beirut per partecipare al funerale di Shukr e per ascoltare il discorso del segretario generale Nasrallah, il quale ha lasciato poco spazio a dubbi: “Siamo andati oltre il semplice fronte di supporto. Questa ora è una battaglia aperta su tutti i fronti. Siamo entrati in una nuova fase. Gli israeliani hanno gioito per aver ucciso Fouad Shukr e Ismail Haniyeh nel giro di poche ore. Ridi pure ora ma presto piangerai molto”. Durante il discorso di Nasrallah l’esercito israeliano ha pesantemente bombardato il Libano del sud, uccidendo numerose persone, sia libanesi che siriane, nella città di Shamaa, dove è stata colpita un’abitazione. Tra le vittime ci sarebbero donne e bambini. Nasrallah ha dichiarato di aver ordinato ai suoi di rimanere calmi per il momento e di aspettare domani.
È in corso a Teheran l’incontro tra i rappresentanti degli alleati regionali dell’Iran, Libano, Iraq e Yemen per discutere di ritorsioni contro Israele dopo l’uccisione ieri di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, e del comandante militare di Hezbollah, Fouad Shukr, martedì in un attacco alla periferia meridionale di Beirut. I funerali di Haniyeh si sono svolti, con migliaia di persone, questa mattina nella capitale iraniana. Il leader di Hamas sarà sepolto domani in Qatar.
Israele questa mattina ha anche confermato di aver ucciso, lo scorso 13 aprile a Gaza, il comandante militare di Hamas, Mohammed Deif. La notizia è stata smentita dal movimento islamico.
I media arabi riferiscono della partecipazione di Hamas e Jihad islamica per i palestinesi, del movimento yemenita Houthi, di Hezbollah e di vari gruppi iracheni. Un altro funzionario iraniano ha comunicato che alla riunione saranno presenti la Guida suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, e alti membri delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
“Il modo in cui l’Iran e il fronte della resistenza risponderanno è in fase di valutazione... Ciò accadrà sicuramente e il regime sionista (Israele) se ne pentirà”, ha detto giovedì alla TV di Stato il generale Mohammad Baqeri, capo di stato maggiore delle forze armate iraniane.
Lo scorso 13 aprile, l’Iran ha lanciato una raffica di missili e droni contro Israele in rappresaglia per l’attacco mortale sferrato da Tel Aviv contro il complesso dell’ambasciata di Damasco il 1° aprile, ma quasi tutti sono stati abbattuti.
“La risposta dell’Iran all’assassinio del martire Haniyeh sarà più forte di prima”, ha avvertito l’ex comandante delle Guardie Rivoluzionarie Esmail Kosari.
AGGIORNAMENTI 1 AGOSTO
L’attacco israeliano nel Libano del sud ha colpito l’abitazione di una famiglia siriana, uccidendo la madre e due figli di età compresa tra i 10 e i 12 anni. I soccorritori starebbero scavando tra le macerie alla ricerca del terzo figlio. Si riportano anche vittime libanesi.
Secondo un’inchiesta di The New York Times, Ismail Haniyeh sarebbe stato ucciso da un ordigno esplosivo nascosto mesi prima nella camera d’albergo di Teheran in cui alloggiava. La bomba sarebbe stata azionata a distanza una volta avuta la certezza che il leader di Hamas si trovasse al suo interno.
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