Intanto, oggi inizia la missione degli ispettori dell'Onu alla ricerca di tracce del gas che avrebbe causato centinaia morti. Una decisione che però non sembra poter fermare l'escalation decisa da Washington e Londra in quanto tardiva perché ''con ogni probabilità i tecnici del Palazzo di Vetro non troveranno nulla'', visto che è trascorso troppo tempo. Gli esperti hanno infatti spiegato che ''dopo 3 giorni è quasi impossibile trovare tracce di gas''. In un'intervista rilasciata al quotidiano russo Izvestia, il presidente siriano Assad ha definito un ''insulto al buon senso'' le accuse rivolte sull'uso di armi chimiche. Gli Usa hanno già posizionato nel Mediterraneo, nelle vicinanze delle acque siriane, quattro cacciatorpedinieri armati ognuno con 96 missili in grado di colpire bersagli a 2.500 km di distanza. Nel pomeriggio di oggi è in programma ad Amman, in Giordania, una riunione dei vertici militari di 10 Paesi: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Canada, Italia, Germania, Giordania, Arabia Saudita, Qatar e Turchia.
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