Raccogliamo questa sintesi dal blog di Gad Lerner noto giornalista televisivo. Non sempre abbiamo apprezzato il concetto di “informazione libera” di Lerner ma in questo caso non possiamo che apprezzare la lucida sintesi di quanto avvenuto nei giorni scorsi al di là delle alpi. Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno direbbe qualcuno per parare l’evidente debacle, punti di vista? Proprio no, i dati, le scelte del governo francese sono una nuda realtà che lascia ben poco spazio all’interpretazione, la tav Torino Lione, almeno per il governo Hollande non è prioritaria, il resto non è interpretazione, si chiama menzogna…
La Francia dice sì alla Tav Torino-Lione, ma allo stesso tempo la congela dilatando l’inizio dei lavori per la costruzione dell’opera al 2030. Sulla Gazzetta Ufficiale transalpina è infatti stata pubblicato un decreto che dichiara l’utilità pubblica e l’urgenza dei lavori per creare un itinerario d’accesso al cantiere del tunnel di base di 57 chilometri nei pressi di Chambery. In questo modo potranno partire i lavori propedeutici alla costruzione dell’infrastruttura, gli espropri dei terreni che saranno effettuati tra i comuni di di Saint Jean de Maurienne, Avressieux, Francin e Montme’lian. La decisione, che apparentemente sembra un’accelerazione sulla realizzazione di questa infrastruttura ferroviaria, rappresenta invece un pesante rallentamento. Nella dichiarazione di utilità pubblica e urgenza dei lavori l’orizzonte temporale degli espropri per accedere ai cantieri viene infatti dilatato ad un ritardo massimo di ben quindici anni. Una conclusione della fase preliminare dei lavori nel 2030 che evidenzia il sostanziale congelamento della Torino-Lione, coerentemente a quanto annunciato dal governo francese nei mesi scorsi.
Nel rapporto “Mobilité 21″ redatto dalla commissione guidata dal deputato socialista Philippe Duron la Tav era stata infatti esclusa dalle opere prioritarie, alla luce delle ristrettezze finanziarie. Il rapporto infatti aveva indicato alcune opere ad Alta Velocità da costruire con i fondi disponibili da qui al 2030, e tra queste non c’era la Torino-Lione. A pagina 57 del documento, gli autori del rapporto Duron rimarcano come la saturazione della linea, la condizione per la costruzione della Tav di collegamento tra Italia e Francia, potrebbe non verificarsi prima del 2035 o del 2040. Di conseguenza, l’opera viene classificata come non prioritaria, e come tale potrebbe non ricevere fondi per la sua realizzazione nei prossimi anni. Senza fondi e con lavori propedeutici spostati fino alla fine del 2029, la Francia pare aver accantonato la Tav.
di Andrea Mollica
fonte Notav.info
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La notizia è stata accolta con la consueta lucidità e correttezza dal senatore Pd Stefano Esposito, autoeletto pasdaran capo dell'opera pubblica più inutile e costosa da fare fuori dei santuari mafiosi .
Secondo lui, infatti, la Francia avrebbe deciso "un'accelerazione delle procedure"... Letterale:
“La Francia, invece, ha confermato di voler procedere e ha adottato strumenti normativi rapidi ed efficaci.”Su come funzioni la sua logica non ce la sentiamo di esprimerci. Sui legami con i costruttori dell'opera, invece, ci limitiamo a immaginare...
E dire che persino l'organo ufficiale dei Si Tav, La Stampa di Torino, deve tristemente titolare: "Tav, la Francia frena. Non è una priorità". Il grafico della rete Tav francese del futuro del resto lo dimostra: non c'è alcun tratto che vada da Lione a Torino. Bye bye, bugiardi e terroristi che non siete altro...
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