“Missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola
Imu scomparirà dal vocabolario del futuro”. Con queste parole il
vicepremier Angelino Alfano esulta su twitter mentre il Consiglio dei ministri è ancora in corso: “E’ una legge tax free, per
finanziarne non aumentano altre tasse”. In conferenza stampa
aggiungerà: “Finalmente una bella notizia per gli italiani. E’ stato
attuato un punto cardine del patto fondativo del governo”. Per
Berlusconi, addirittura, “senza l’Imu gli italiani avranno più fiducia
nel futuro”. Quello che Alfano e Berlusconi dimenticano di dire (ovvero
che al posto dell’Imu ci sarà una nuova tassa), lo spiega il ministro
per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini:
“Abbiamo superato l’Imu sulla prima casa con l’introduzione di una tassa
finalmente davvero federale e affidata all’autonomia dei comuni”.
Concetto approfondito da Enrico Letta in conferenza stampa: “Dal 2014 l’Imu non ci sarà più. Dal primo gennaio 2014 nasce la Service tax,
che al suo interno comprenderà la Tares. L’Imu del 2013 non sarà pagata
e l’operazione sarà gestita senza aumenti di tasse”. Il premier ha
aggiunto che tutti i partiti della maggioranza volevano la riforma
dell’Imu”.
Come verrà finanziata, quindi, la rata di dicembre? “Nel decreto che
accompagnerà la legge di stabilità, il 15 ottobre, saranno indicate le coperture della seconda rata dell’Imu perché alcune coperture si svilupperanno nelle prossime settimane”, ha detto Letta, che ha ipotizzato un aumento delle tasse sui giochi per coprire il mancato gettito, da finanziare anche con tagli delle spese
e iniezione di altri 10 mld di debiti della Pa. “Pago vedo voto”, ha
spiegato successivamente il premier in conferenza stampa per sostenere
che la nuova “service tax è realmente federalista” e
quindi saranno le amministrazioni locali a modularle e a pagare il
prezzo in termini di consenso in caso di aliquote eccessive e non
“ripagate” da servizi.
Esulta e rivendica i meriti della
cancellazione dell’Imu (anche lui senza fare riferimento alla tassa che
sostituirà quella sugli immobili) anche Silvio Berlusconi:
“Il Popolo della Libertà ha rispettato il patto con i suoi elettori e il
presidente Letta ha rispettato le intese con il Pdl. Gli effetti
positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini. Senza Imu gli italiani
avranno più fiducia nel futuro. Con la riforma di oggi invertiamo la
rotta su un sentiero virtuoso di crescita: il valore degli immobili
aumenta, il reddito aumenta, i consumi ripartono, si creano nuovi posti
di lavoro, le aspettative sul futuro tornano ad essere positive”.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Fabrizio Saccomanni, il cui ministero poche settimane fa aveva pubblicato un documento molto critico sulle conseguenze “inique” della cancellazione dell’Imu.
Un giornalista della stampa internazionale, in conferenza stampa, ha
chiesto proprio a Saccomanni come si possano conciliare quelle posizioni
con la scelta fatta. Saccomanni ha risposto così: “Quel documento non
esprimeva la posizione del Tesoro, ma descriveva solo i possibili
scenari”. Poi ha “corretto” il nome della nuova tassa, italianizzandolo:
“Tassa servizi, quindi Taser”.
Il risultato dell’operazione Imu è
tutto riassunto nella risposta che Enrico Letta ha dato a una domanda
dei giornalisti: “Quanto durerà il governo?”. “Senza scadenza“,
ha ironizzato Letta senza esitare. Risposta impensabile fino a poche
ore fa. Basti dire che i ministri Pdl non hanno perso tempo e hanno
pubblicato una nota congiunta per ringraziare pubblicamente Berlusconi:
“La cancellazione di una tassa ingiusta e recessiva è certamente un
risultato di tutto il governo, ma a noi ministri del Pdl sia consentito
un ringraziamento particolare al presidente Berlusconi:
senza la determinazione, la tenacia e la perseveranza con le quali il
nostro leader ha voluto tener fede a un impegno assunto di fronte al
Paese, questo risultato non ci sarebbe stato”.
“La cancellazione
dell’imposta della prima casa rappresenterebbe una sconfitta per il
governo (e per il suo principale azionista che è il Pd). Così parlava
poche ore prima del cdm l’ex premier e leader di Scelta Civica, Mario Monti, secondo cui ”il presidente Letta, il ministro Saccomanni e il Pd hanno ceduto alle pressioni del Pdl”.
Letta, in conferenza stampa, è stato interpellato su questo. E ha
risposto così: “Io difendo questo provvedimento per il merito, non per l’intesa politica
che c’è dietro. Questo è solo uno dei provvedimenti che abbiamo messo
in campo, presto ne vedrete molti altri”. Ma Scelta civica non molla. E
l’ex esponente Pd Linda Lanzillotta attacca anche sulla service tax: “Il
Partito Democratico ha ceduto alla propaganda del Pdl, di nuovo non si
ha il coraggio di dire e fare ciò che davvero serve agli italiani e alla
ripresa economica: ridurre le tasse sul lavoro. La service tax –
conclude l’esponente di Scelta Civica e vice presidente del Senato –
rischia di essere un gran pasticcio e di far pagare tasse sulla casa
anche agli inquilini che la casa non ce l’hanno”.
Altro tema affrontato in Cdm, il rifinanziamento della cassa integrazione e lo spinoso capitolo esodati: “I più deboli – dice il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini
– al centro del decreto legge varato oggi. Rifinanziata la cassa
integrazione per evitare che migliaia di lavoratori restassero senza
reddito e salvati dalla disperazione e dalla povertà oltre 6000 esodati
da licenziamenti individuali”. La Cgil non ci sta: “Dal Consiglio dei
ministri arrivano primi atti, sia pur utili e importanti, ma che
lasciano irrisolti i temi della cassa integrazione e degli esodati. I
fondi sono totalmente esigui, servono a coprire solo l’immediata
emergenza”.
Fonte
In breve l'ennesimo provvedimento propaganda (che a giudicare dai responsi della popolazione non sta ottenendo grande successo) per dare fiato a un governo commissariato tanto dall'Europa quanto dalle beghe legali di Berlusconi. Nel mezzo una coperta finanziaria sempre più corta per coprire le esigenze di un paese allo sfascio. Come si fanno quadrare i conti dunque? Semplice, col sempreverde gioco delle 3 carte.
Nessun commento:
Posta un commento