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23/08/2013

Mubarak ai domiciliari


L'ex rais egiziano, Hosni Mubarak, sarà posto agli arresti domiciliari. Lo ha annunciato ieri l'ufficio del primo ministro ad interim, dopo la sentenza che stabiliva il rilascio dell'ex dittatore. Una decisione presa "nel contesto della legge d'emergenza", ha detto Hazem el-Beblawi. Ovvero, per la sua stessa sicurezza sarà sottoposto a controllo continuo.

Secondo fonti delle autorità egiziane, l'ex presidente sarà liberato oggi e portato, con molta probabilità, a Sharm el-Sheikh, dove sarà posto ai domiciliari, nonostante sia stato condannato all'ergastolo per la violenta repressione delle manifestazioni di protesta del 2011. Ma quel processo è finito in appello per errori procedurali. Una sentenza tutta da scrivere.

Mubarak, quindi, non potrà lasciare il Paese fino a quando la magistratura non avrà definitivamente giudicato le accuse pendenti, due casi di corruzione e uno di complicità nella morte di 850 manifestanti durante la rivoluzione del 2011. La prossima udienza è prevista per domenica.

La decisione di scarcerare l'ex rais potrebbe avere una forza distruttiva su un Paese al collasso: sia le forze di sinistra e liberali che i Fratelli Musulmani, i partiti in prima linea durante la primavera egiziana di due anni fa, giudicano il rilascio un'offesa per le migliaia di vittime della repressione di Mubarak. La Fratellanza, in particolare, la ritiene una decisione figlia degli stretti legami dell'ex regime con l'attuale, il governo ad interim posto al potere dall'esercito.

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