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30/08/2013

Sicilia: inarrestabile MUOS

Arrivano segnali inequivocabili dalla base NRTF di Niscemi. I lavori sono ripresi in grande stile in barba a tutti gli impegni assunti (e non mantenuti). Le autorizzazioni non valide concesse su misurazioni e studi viziati da errore (studi effettuati da parte di tecnici nominati dalla Regione Siciliana successivamente ignorati dalla stessa) oltre ai voltafaccia e tradimenti arrivati da ogni dove, consentono il proseguimento dei lavori all’interno della base come se nulla fosse.

E’ di ieri pomeriggio la notizia che l’elemento basculante dell’ultima “torretta” sta per essere innalzato e piazzato sul basamento. Dopo sarà la volta delle tre parabole che verranno issate sulle torrette e da li in poi sarà la “fine” per quanti speravano di tenere fuori dal destino della Sicilia il “Muostro”. Posizionare le parabole sarà un giochetto da bambini e, successivamente, nessuno potrà materialmente controllare lo stato dei lavori nè verificare se le parabole saranno in funzione.

Ormai l’aria a Niscemi è diventata irrespirabile. Il 23 e 24 Agosto le ruspe dell’ufficio tecnico del Comune hanno smantellato le barricate che i presidianti avevano costruito al fine di rallentare e bloccare il transito di mezzi militari americani diretti alla base. Il 25 agosto scorso gli attivisti hanno occupato, così come annunciato nei giorni precedenti, un altro ufficio del palazzo di città. Voci insistenti, giunte dal comune nisseno, parlano di un divieto da parte della questura di “fornire” acqua agli attivisti. Sono voci “ufficiose” e preferiamo pensare non attendibili in quanto andrebbero a ledere i diritti fondamentali della persona.

In questo quadro generale l’eventuale intervento degli Americani in Siria porrebbe la base di Niscemi come obiettivo militarmente sensibile. Contrariamente da quanto sostenuto dal Presidente della Regione Siciliana, il Muos non è uno strumento di sola difesa bensì di guerra a tutti gli effetti e potrebbe diventare oggetto di ritorsioni.

Nel frattempo l’elemento basculante ha trascorso la notte “appeso” alla grande gru, quasi in segno di sfida, quasi a voler dimostrare chi è il più forte… chi è il padrone della “NOSTRA” isola.

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