Le violazioni del cessate il fuoco, stando ai media mainstream,
sono prerogativa di Hamas. L’ultima tregua concordata da entrambe le
parti si è conclusa sabato sera con un razzo sparato dal movimento
islamico e da un raid dell’esercito israeliano che ha ucciso un uomo a
Deir al-Balah. Nella narrativa tradizionale, i raid israeliani
avverrebbero quindi in risposta al lancio di razzi.
Eppure, come obietta il portale Electronic Intifada, uno
sguardo più attento noterebbe che la tregua concordata tra le parti nel
2012 a seguito dell’operazione “Colonna di fumo” è stata violata più
spesso – e con esito più grave – da Israele che non da Hamas. In
particolare, sono 191 le violazioni israeliane e 75 quelle palestinesi.
Di queste 191, il 10 per cento ha provocato vittime e il 42 per cento
feriti o arresti. Tra le violazioni palestinesi, solo il 4 per cento ha
provocato feriti.
Nei primi tre mesi dal cessate il fuoco del 2012, da Gaza
sono stati sparati due colpi di mortaio e nessun razzo. Nello stesso
periodo, Israele ha violato la tregua decine di volte, uccidendo quattro
persone e ferendone 91. Il sito Visualizing Palestine,
che si occupa di raccogliere dati sul conflitto israelo-palestinese e
rielaborarli in forma grafica, ha realizzato questa infografica che
spiega meglio il contesto delle violazioni degli ultimi due anni. Qui le fonti e i dati raccolti.
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