Cosa intendo? Facile. Se facciamo, per comodità, 100 la quantità di notizie il giorno dopo un evento internazionale anche clamoroso, essa diventa 10 il giorno successivo, 1 il giorno dopo ancora, e poi si avvicina allo zero: questo, indipendentemente dal fatto che su quell’evento ci siano nuovi clamorosi sviluppi. E allora, o sai l’inglese, il francese, lo spagnolo, e cerchi di seguire sulla stampa internazionale, oppure vai sui blog.
Ovviamente, la regola non si applica se l’evento diventa oggetto di una trasmissione con plastico di Bruno Vespa od assimilati. In questo caso, l’attenzione resta battente anche a babbo morto.
Bene. Due giorni fa la Russia ha presentato ufficialmente - in una pubblica e, come si dice, “partecipatissima”, conferenza stampa - una sfilza di risultati di osservazioni radar e immagini satellitari che mi hanno letteralmente fatto saltare sulla sedia.
Il testo inglese è riportato in fondo a questo articolo. Ma vediamone la sostanza nella nostra amata lingua madre.
In sostanza, ci sono due fatti nuovi:
1) L’esercito ucraino aveva tre o quattro battaglioni di difesa aerea dotati di sistemi Buk-M1 SAM schierati in prossimità di Donetsk il giorno dell’incidente. Questi missili erano in grado di colpire l’aereo civile. Altri missili terra-aria non ne avevano la possibilità, data l’altezza e la posizione dell’aereo. Le ricostruzioni americane basate sul trasferimento di missili terra-aria russi in territorio ucraino sono frutto di un video-bufala.
2) C’era un caccia dell’esercito ucraino a 3 km dal Boeing nel momento dell’abbattimento nel video della torre di controllo. Questo caccia - modello Su–25 - lo si vede muoversi verso l’alto verso il Boeing-777. La distanza tra i velivoli era di 3-5 km. Il Su–25 è armato con missili aria–aria R-60, in grado di agganciare un bersaglio a una distanza di 12 km, e distruggerlo definitivamente ad una distanza di 5 km. I russi chiedono: qual era la missione del velivolo da combattimento, che si trovava su rotte civili?
Capperi.
La conferenza stampa è stata tenuta da due funzionari di alto livello dell’esercito russo, il Capo di Stato Maggiore Andrey Kartopolov e il Comandante dell’aeronautica Igor Makushev. Hanno di fatto smontato le affermazioni di Kiev dimostrando che la responsabilità di quanto accaduto non sarebbe da attribuire alle milizie filorusse dell’Ucraina orientale bensì a una precisa azione militare dell’esercito ucraino.
Accidenti. Occorre verificare, che dite?
Andando più nel dettaglio, i russi hanno posto dieci domande agli ucraini ed ai loro alleati occidentali e statunitensi. Domande che attendono risposta, pubblicate da Russia Today:
1. Perché il volo MH17 ha lasciato il corridoio internazionale nel momento in cui sorvolava la città di Donetsk virando verso nord?
2. Questo cambio di percorso è stato dovuto a un errore della cabina di comando dell’aereo, oppure il pilota è stato tratto in errore perché ha seguito le indicazioni del controllori del traffico aereo di Dnepropetrovsk?
3. Perché l’esercito ucraino ha schierato un imponente sistema di difesa anti-aerea in quest’area dell’Ucraina dell’est se le milizie separatiste non hanno velivoli a loro disposizione?
4. Perché Kiev ha implementato il sistema missilistico Buk proprio nella zona controllata dalle milizie separatiste in cui è avvenuta la tragedia?
Ci sono foto satellitari delle unità di difesa aerea dell’Ucraina nella parte sud orientale del Paese. Le prime tre foto sono state scattate il 14 luglio. La prima mostra sistemi di lancio Buk situtati 8 km a nord ovest di Lugansk (un TELAR e due Tels). La seconda foto mostra radar situati 5 km a nord di Donetsk. Si possono vedere due TARs insieme ad altre attrezzature militari. La terza foto mostra sistemi di difesa aerea a nord di Donetsk (un sistema di lancio TELAR e circa 60 militari oltre a veicoli, tendoni e altre apparecchiature). Una foto della stessa area scattata il 17 luglio (il giorno dell’abbattimento dell’aereo), mostra che i sistemi di lancio non ci sono più.
5. Perché il giorno dello schianto dell’aereo è stato registrato un aumento delle attività dei radar dell’esercito ucraino 9S18 Kupol-M1, componenti del sistema Buk, installati nell’area dell’abbattimento?
6. Perché quel giorno un aereo militare ucraino percorreva il corridoio internazionale riservato agli aerei civili?
C’erano tre aerei civili in quell’area in quel lasso di tempo: un volo Copenaghen-Singapore (17:17), un volo Parigi-Taipei (17:24) e il volo Amsterdam-Kuala Lumpur abbattuto. Ma appunto i sistemi di monitoraggio russi hanno registrato anche la presenza di un caccia dell’aeronautica ucraina, come detto sopra.
7. Perché un caccia militare ucraino volava nello stesso momento e nella stessa area attraversata da un aereo passeggeri?
8. Da dove proviene il lancio del missile? Da dove proviene il video diffuso dai media occidentali secondo cui il sistema Buk utilizzato sarebbe stato trasferito dal territorio russo in territorio ucraino?
Il video in questione è frutto di una montatura: è stato realizzato nella città di Krasnoarmeisk, come dimostra il cartellone che si vede sullo sfondo dove compare la pubblicità di una concessionaria di auto al civico 34 di Dnepropetrovsk Street. Krasnoarmeysk, come noto, è sotto il controllo dei militari ucraini dal 11 maggio. Non quindi dei separatisti.
9. Dimostrato che il video è stato realizzato in una parte di territorio ucraino controllato da Kiev, dove si troverebbe adesso il sistema Buk che ha lanciato il missile? Quando è stata l’ultima volta che un missile è stato lanciato da questo sistema?
10. Perché i funzionari del governo americano non hanno ancora fornito le prove che dimostrerebbero che l’aereo è stato abbattuto da un missile lanciato dalle milizie separatiste filorusse?
I funzionari americani affermano di avere foto satellitari che provano che l’aereo di linea della Malesia è stato abbattuto da un missile lanciato dalle milizie filorusse. Ma nessuno ha visto finora queste fotografie.
Mi sa che a queste domande occorrerebbe dare:
1)Visibilità sui media occidentali (speranze scarse)
2)Risposte (speranze altrettanto scarse).
Ecco il testo completo in inglese della Conferenza Stampa, con le immagini satellitari.
Sotto, il video della conferenza, che è in russo, ma con traduzione sequenziale e sottotitoli in inglese.
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