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24/10/2015

“Danger” sul manganello, ecco chi hanno mandato a sgomberare l’ex Telecom

Un adesivo con la scritta “danger”, cioè “pericolo”, vicino all’impugnatura: eccolo il manganello personalizzato di uno dei poliziotti che martedì ha partecipato allo sgombero dell’ex Telecom, lo stabile di via Fioravanti dove a dicembre del 2014 avevano trovato casa quasi 300 persone tra le quali un centinaio di minori. E non si tratta di un agente del reparto mobile tra i tanti, bensì del funzionario in borghese che durante la giornata ha comandato i cordoni schierati in strada contro il presidio radunatosi in solidarietà con gli occupanti. Per due volte proprio questi cordoni sono intervenuti contro i manifestanti, anche se - per esplicita ammissione - il “pericolo” stava evidentemente dall’altra parte.

Il manganello personalizzato lo avevamo già segnalato nell’editoriale pubblicato all’indomani dello sgombero: oggi diffondiamo le immagini che testimoniano quanto scritto e sottolineiamo che non si tratta di un caso isolato. Il video in questa pagina, il frame che ne è stato ricavato per il dettaglio in cima all’articolo e la prima delle foto pubblicate qui sotto (materiale inviatoci da lettori) risalgono infatti alla giornata dell’ex Telecom ma la seconda immagine, invece, è stata scattata durante lo sgombero di un’altra occupazione abitativa, quella di villa Adelante, avvenuto a giugno (anche in quell’occasione, per la cronaca, i manifestanti furono manganellati). Quello di esaltare un oggetto pensato per la violenza e lanciare messaggi provocatori nel bel mezzo di situazioni già molto tese, evidentemente, non è il vezzo di un giorno ma un’abitudine bella e buona. E sono questi, ricordiamolo, i poliziotti che il giorno dopo dello sgombero dell’ex Telecom la Procura ha voluto pubblicamente lodare, esprimendo “apprezzamento per la professionalità” dimostrata.

A tal proposito, dopo lo sgombero Social Log e gli occupanti hanno sollevato il tema dell’atteggiamento violento tenuto dalle forze dell’ordine all’interno dell’ex Telecom. Tema che non sembra interessare molto al sindaco Virginio Merola, che ieri sull’argomento ha detto: “Noi ci siamo occupati della parte dei servizi sociali, se ci sono iniziative in questo senso (le azioni legali annunciate dall’avvocato degli occupanti, NdR) saranno verificate direttamente dalla magistratura e noi collaboreremo”. Il Comune ha ricevuto informazioni su questo punto da parte delle famiglie? “No, non era nostro compito raccogliere testimonianze. Ci sono la magistratura e la Polizia”.




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