Dopo due anni di pandemia era giusto che i compagni e le compagne genovesi si riprendessero le strade e le piazze per ricordare il 25 aprile e la Resistenza Partigiana. Sono state davvero tante le iniziative organizzate e spontanee tenute in questi giorni.
La mattina del 25 si è tenuta quella organizzata da Genova City Strike, La Resistente, CALP, ComeStudio Genova, Potere al Popolo Genova in cui sono intervenuti anche altri compagni e compagne dai centri sociali a varie associazioni.
Siamo partiti in circa 70 da Piazza Fanti d’Italia alle 9,00 e ci siamo fermati sul ponte della Ferrovia sopra Principe dove abbiamo ricordato Umberto Pini, fucilato la mattina del 25 aprile del 1945 a soli 15 anni da un tedesco in borghese che stava scappando. Il corteo si è mosso poi per Piazza della Nunziata dove si è fermato sotto la targa della Brigata SAP Dino Bellucci attiva in tutta la zona del centro. Abbiamo poi proseguito per Piazza Corvetto con i fiori lasciati alla targa di Luigi Lanfranconi e al busto di Aldo Gastaldi poco sopra. A quel punto un mini corteo si è recato al secondo appuntamento a Marassi in Piazzale Parenzo dopo aver depositato i fiori al monumento partigiano di Piazza Manin, alla targa nella via dedicata al partigiano Biscuola in Via Burlando (dopo averla liberata dai rovi che la coprivano) e alla targa nel deposito AMT alla fine di Via Montaldo. Alle 11 e 30 abbiamo raggiunto il presidio di Piazzale Parenzo dove eravamo attesi da circa 150 compagni e compagne sotto al monumento partigiano. Da li ci siamo mossi per il Cimitero di Staglieno, al campo partigiano dove abbiamo depositato fiori sulle tombe dei partigiani e dove abbiamo messo anche alcuni nastri di San Giorgio sulla lapide che ricorda il sacrificio dei partigiani sovietici. A Marassi abbiamo messo i fiori in tanti posti diversi ricordando i partigiani vecchi e nuovi che ci hanno indicato la strada che ancora oggi guida le nostre lotte. Dal partigiano Marcello Paglia la cui targa è ospitata in un asilo in Piazza Romagnosi, a Piazza Monticelli su fino a largo a Merlo dove c’è la lapide di Stefanina Moro. La giornata si è conclusa con un brindisi in Via del Camoscio presso la Casa del Popolo Stefanina, dedicata proprio alla partigiana tredicenne. Nella giornata ci siamo fermati sotto le targhe dove si sono susseguiti gli interventi dedicati alla memoria e alla riattualizzazione del concetto di Resistenza ai nostri giorni.
Ora e sempre Resistenza
Alcune foto e un video dell’ingresso del corteo al Cimitero Monumentale di Staglieno
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