Nel Mar Nero si stanno addensando navi militari e tensioni crescenti. Dopo l’annuncio Usa di aver bloccato l’invio di due navi militari, adesso è la Gran Bretagna che si è assunta la responsabilità di alzare la tensione sullo sfondo di quelle crescenti tra Ucraina e Russia.
La Gran Bretagna invierà due navi da guerra nel Mar Nero. Alti funzionari britannici, scrive l’agenzia Reuters hanno riferito che il Regno Unito invierà due navi da guerra della Royal Navy nel Mar Nero a maggio. Aerei e sottomarini supporteranno le navi in caso di eventuali minacce da parte delle forze russe. Un portavoce del ministero della Difesa britannico ha spiegato che il Regno Unito intende dimostrare il suo sostegno all’Ucraina.
Alla fine della scorsa settimana era circolata la notizia che Washington avrebbe schierato due navi militari – la USS Theodore Roosevelt e la USS Donald Cook – nel Mar Nero, poco dopo che la USS Monterey e la USS Dwight D. Eisenhower erano passate nello stretto del Bosforo per condurre operazioni Nato nella stessa regione.
Il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko aveva risposto affermando che l’aumento dell’attività e della presenza della Nato nel Mar Nero potrebbe complicare la sicurezza regionale.
La decisione di Washington di annullare l’invio programmato di altre navi arriva poche ore dopo che uno squadrone di navi da guerra della flotta russa del Mar Nero era stato fatto salpare per condurre esercitazioni di artiglieria.
Il ministero degli Esteri della Turchia ha detto che gli Stati Uniti hanno recentemente inviato 14 notifiche per il passaggio delle loro navi da guerra nel Mar Nero. Di queste richieste, cinque sono state cancellate.
In precedenza, una fonte del ministero degli Esteri turco aveva affermato che Washington aveva notificato ad Ankara il passaggio delle sue due navi da guerra attraverso il Bosforo al Mar Nero, dove sarebbero state di stanza dal 14-15 aprile al 4-5 maggio.
Secondo il portavoce del Pentagono John Kirby, le missioni delle navi da guerra americane nel Mar Nero sono operazioni di “routine”. Ma la risposta della Russia lascia chiaramente intendere che queste manovre navali non vengono affatto percepite come tali.
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