Fare allarmismo e titoli acchiappa-click non ci è mai piaciuto, ma andando a leggere la segnalazione diffusa dall’Arera (l’Autorithy per l’energia, le reti e l’ambienete) alla fine di luglio, informare i nostri lettori sul possibile scenario in Autunno appare inevitabile.
L’Arera scrive che senza interventi straordinari e urgenti da parte delle istituzioni, si rischiano rincari del 100% sulle tariffe delle bollette energetiche già dal primo ottobre: praticamente, un raddoppio dei costi a carico delle famiglie per l’energia. “In relazione alle criticità legate agli elevati prezzi del gas naturale – scrive l’autority – è atteso un incremento delle bollette per le famiglie, stimabile di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso”. L’Arera valuta l’ulteriore possibile balzo in alto delle tariffe a partire dal prossimo ottobre, laddove “si mantenessero i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni”.
La segnalazione inviata al governo e al Parlamento si conclude sottolineando come l’attuale situazione del gas “rende necessari interventi straordinari, che dovrebbero accompagnarsi ad interventi nel mercato nazionale ed europeo del gas naturale, finalizzati al riequilibrio della domanda e dell’offerta, contenimento dei prezzi e relativi all’assetto del sistema”.
Secondo l’Arera l’attuale contesto di guerra ha portato a “una situazione congiunturale di forte tensione sui mercati dell’energia”. E il mese di agosto (senza i consumi da riscaldamento) non aiuta, perché le necessità di stoccaggio – il 90% prima dell’inverno, come dispone l’Unione Europea – non fanno diminuire le esigenze di approvvigionamento delle società, comportando una “Difficoltà per gli esercenti la vendita, a reperire sui mercati all’ingrosso i volumi necessari per soddisfare la domanda, inclusa quella per uso domestico e per molti clienti finali”. Difficoltà di reperimento della materia prima, il gas, si tradurranno in un aumento dei prezzi della stessa, facendo quindi lievitare i prezzi in bolletta.
L’effetto domino delle dinamiche sulla disponibilità del gas – scrive l’Arera – potrebbero tradursi nell’incapacità dei venditori di far fronte alla richiesta, e dunque di un default degli stessi, che produrrebbe un “aumento dei costi, da socializzare a carico della generalità dei clienti finali, per effetto delle risoluzioni dei contratti di bilanciamento o di distribuzione degli operatori, oppure dell’aumento della morosità dei clienti finali”. Insomma, la “socializzazione degli oneri” rischia di rendere ancora più pesante il conto che arriva in bolletta per i consumatori.
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