Le tariffe in bolletta sono determinate dall'andamento dei mercati all'ingrosso del gas.
In questi mercati vengono sottoscritti contratti a breve termine per 1/5 dei volumi di gas consumati dai paesi europei. La parte più grande, l'80%, viene acquistata fuori da questi mercati con contratti a lungo termine. Nei contratti a lungo termine sono quasi sempre previsti argini e ammortizzatori alle variazioni eccessive dei prezzi in entrambe le direzioni.
Tradotto: un aumento del prezzo del gas all'ingrosso non implica un rincaro della stessa portata per gli acquisti del gas da parte delle compagnie energetiche con contratti a lungo termine.
Quel che sta accadendo in questo momento si chiama speculazione sui prezzi del gas, letteralmente esplosi sui mercati all'ingrosso.
Le compagnie energetiche vendono il gas a noi utenti come se lo comprassero agli attuali prezzi di mercato, ma in realtà lo acquistano dai fornitori a prezzi molto più bassi. Da qui si ricavano gli extraprofitti. ENI ha registrato nei primi sei mesi del 2022 un +600% rispetto all'anno precedente.
E questo meccanismo, ingiusto e indegno, a mettere in crisi le imprese e le famiglie. Un meccanismo che la politica deve avere il coraggio di controllare per difendere le persone da una altra devastante crisi.
Gli unici a dire la verità e a voler imporre una tassa del 90% sugli extraprofitti, non al 10 e al 25 come gli azionisti del governo draghi, si candidano con Unione Popolare.
Questi profitti vanno immediatamente restituiti alla nostra gente, ai cittadini e alle cittadine di questo paese.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento