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14/04/2024

Terminata la ritorsione iraniana su Israele

L’Iran “non esiterà ad assumere ulteriori misure difensive per salvaguardare i suoi interessi legittimi contro qualsiasi aggressione militare”. Lo ha reso noto Teheran dopo il lancio di centinaia di droni e missili contro Israele effettuato nella notte, una rappresaglia seguita al bombardamento del consolato iraniano a Damasco da parte delle Forze di difesa israeliane il primo aprile scorso.

Secondo le informazioni sul campo, il 99 per cento dei circa 300 droni e missili lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte è stato intercettato dalle difese aeree israeliane con l’aiuto delle forze aeronavali statunitensi, britanniche  e francesi. Alla fine l’Iran, obbligato a muovere contro Israele, ha “fatto una mossa” per non perdere credibilità nei confronti dei propri alleati nella regione.

Gli esiti della crisi di questa notte sono stati abbastanza limitati da consentire – a bocce ferme – uno stop concordata dell’escalation. L’Iran sembra appagato della dimostrazione data, mentre gli Stati Uniti fanno pressione su Israele affinché si faccia bastare il risultato di aver intercettato tutti i missili e i droni ostili e non aver subito vittime. Se Netanyahu rinuncerà ad atteggiamenti da “cane pazzo” (come profetizzava Moshe Dayan sul futuro ruolo di Israele nel Medio Oriente), la pericolosa escalation nella regione potrebbe fermarsi qui, per ora.

Nessuna decisione è stata presa per ora su una riposta israeliana all’attacco dell’Iran. Lo ha detto una fonte ufficiale del governo israeliano al Times of Israel. Una eventuale risposta – ha aggiunto la fonte – “sarà discussa nel Gabinetto di guerra previsto per le 15.00” (le 14 in Italia).

Il portavoce dell’esercito israeliano Hagari ha dichiarato che “l’Iran ha lanciato 170 droni contro Israele, e nessuno è entrato nello spazio aereo israeliano. Sono stati tutti abbattuti fuori dai confini del Paese da Israele e dai suoi alleati”. Dei 30 missili da crociera lanciati – ha proseguito – “nessuno è entrato nello spazio aereo israeliano e 25 sono stati abbattuti”. Secondo Hagari, sono stati lanciati “120 missili balistici contro Israele. Alcuni missili sono riusciti ad aggirare le difese israeliane, colpendo la base aerea di Nevatim nel sud di Israele”.

Poi ha aggiunto che “una manciata di droni e missili sono stati lanciati dall’Iraq e dallo Yemen durante l’attacco, sebbene nessuno sia entrato nello spazio aereo israeliano”.

L’ambasciatore dell’Iran alle Nazioni Unite, Saied Iravani, ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l’attacco contro Israele “rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa, sancito nell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e in risposta alle ricorrenti aggressioni militari israeliane e in particolare dopo il raid del 1 aprile”.

“Purtroppo – si legge nella lettera – il Consiglio di sicurezza ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, consentendo al regime israeliano di oltrepassare le linee rosse e di violare i principi fondamentali del diritto internazionale”. “Tali violazioni – continua la lettera – hanno esacerbato le tensioni nella regione e minacciato la pace e la sicurezza regionale e internazionale. Se il regime israeliano dovesse commettere nuovamente un’aggressione militare – afferma l’ambasciatore di Teheran – la risposta dell’Iran sarà sicuramente più forte e più risoluta”.

Dal Libano Hezbollah ha annunciato di aver lanciato razzi nella regione del Golan. In una nota, i miliziani libanesi affermano di aver sparato decine di Katyusha contro tre postazioni militari israeliane nella regione. Nelle ore precedenti le sirene d’allarme hanno risuonato nel nord di Israele, per possibili missili dal Libano.

Gli Stati Uniti, che sono stati parte attiva nella difesa aerea di Israele, non sosteranno però un eventuale contrattacco di Israele contro l’Iran. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden al premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto riportato da Axios e il premier israeliano, mette in evidenza Axios, avrebbe capito la posizione del presidente americano.

Biden ha detto al premier israeliano Benjamin Netanyahu che dovrebbe considerare la nottata una “vittoria” visto che, dalle prime valutazioni, l’attacco dell’Iran contro Israele non ha avuto successo.

“Non cerchiamo un conflitto con l’Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele” ha sottolineato il ministro della Difesa americano Lloyd Austin.

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