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06/09/2013

Disinformazione e guerra. L'esempio della foto del "massacro di Assad"

La prima vittima della guerra è la verità. Anche e soprattutto nella "civiltà dell'immagine", quando invece di poter "provare" la certezza di un'informazione un'immagine decontestualizzata e spostata (altro luogo, altra data, altre deduzioni logiche "istintive") diventa né più né meno che un'arma di guerra. Psicologica, ma comunque prodromo di quella vera.

Ecco la storia di una foto ormai famosa, che addirittura la Bbc inseriva tra le "prove" contro Assad. Che non è certo né un santo, né un "campione dell'antimperialismo", ma in questo caso risulta bersaglio di un avversario non migliore. Solo più forte. Intanto sul terreno della propaganda "orwelliana".

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La foto del massacro di Assad è stata scattata il 27 marzo 2003 a 40 km a sud di Baghdad
By Edoardo Capuano - Posted on 30 agosto 2013

La propaganda anti-Assad si serve di grandi nomi, tv potenti, accreditate e giornalisti di lustro.

E quando i giornali accreditati sono molto seguiti non occorre nemmeno il sensazionalismo tanto demonizzato dai lettori e se una notizia di propaganda è nutrita di sensazionalismo, non importa. L’uomo medio la filtra e la riconosce come “notizia certa“.


E’ quello che è accaduto alla BBC, tv inglese seguita in tutto il mondo. Organo di informazione principale per la propaganda anti-Assad. Per la BBC quell’immagine è stata scattata nella città siriana di Hula e testimonia il massacro che Assad avrebbe attuato nel suo stesso popolo per sedare le rivolte affamate di “democrazia”. Questa foto-shock sarebbe stata inviata, secondo la BBC, da alcuni attivisti in Siria.

Incredibilmente però, il fotografo autore di questo bellissimo scatto, emerge su facebook con un’accusa che mina alla buona fede della BBC e soprattutto della propaganda anti-Assad. E’ un Italiano e si chiama Marco Di Lauro. Quando ha scattato la foto era il 27 marzo 2003 a Al Musayyib, una città iraqena a 40 km a sud di Baghdad.

In quella zona infatti erano sparite dalle 10 mila alle 15 mila persone. Successivamente fu trovata una fossa comune con dei corpi sotterrati. Questi corpi furono portati in superficie, avvolti in teli di stoffa e allineati in una grande scuola della città per essere conteggiati. A quel punto i bambini cominciarono a correre tra i corpi diventando il soggetto ideale per i fotografi di guerra.

“Qualcuno sta usando illegalmente una delle mie immagini per la propaganda anti-siriana in prima pagina del sito web della BBC“, con queste parole Marco di Lauro esprime il proprio sdegno su facebook. La famosa tv inglese infatti ha pubblicato alle ore 7,00 am London sul sito web la foto del massacro, gridando al mondo i crimini di Assad.


Questa foto è ancora visibile!

Clicca qui per visionare i vari link di Google.

Era il 27 Maggio 2013, dieci giorni prima Putin aveva incontrato il principe saudita Bandar bin Sultan che gli aveva proposto di proteggere la marina russa in Siria, qualora lui si fosse impegnato a rovesciare Assad. Qualora Putin non avesse accettato, lo stesso Bandar avrebbe scatenato attentati terroristici alle Olimpiadi invernali di Sochi che si terranno dal 7 al 23 febbraio 2014 in Russia. Putin uscì furioso dall’incontro e comunicò al suo esercito di tenersi pronto per “una guerra che sarebbe stata combattuta fuori dalla regione russa“. Dell’incontro ne ha parlato anche il The Thelegraph in un articolo del giugno scorso.

La propaganda anti-Assad si combatte con qualsiasi arma, anche con quelle chimiche che sarebbero state fornite ai terroristi dallo stesso Principe di Bandar con l’ok di Washington.

Autrice: Maria Melania Barone / Fonte: news.you-ng.it

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